Slogan di odio e distorsione: la denuncia di Noemi Di Segni
Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), ha espresso forte preoccupazione per l’inclusione di slogan anti-israeliani nelle motivazioni dello sciopero di oggi. In una dichiarazione, Di Segni ha affermato che, pur comprendendo le ragioni di uno sciopero, è inaccettabile che questo diventi un palcoscenico per “slogan di odio e distorsione”.
La presidente Ucei ha criticato in particolare l’inclusione di una motivazione che si esprime “contro il crescente coinvolgimento dell’Italia nei teatri di guerra tanto ad est quanto nel sostegno al genocida governo israeliano”, definendo questa affermazione una “strumentalizzazione politica e distorsione che semina odio”.
Di Segni ha sottolineato che la rivendicazione salariale e sindacale non dovrebbe essere “prestata alla strumentalizzazione politica” e che l’utilizzo del binomio “Israele-genocidio” è un abuso che non tiene conto della complessità della situazione geopolitica e delle minacce reali che le democrazie europee affrontano.
Sgomento e sconcerto: la reazione di Victor Fadlun
Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha espresso “sgomento e sconcerto” per l’inclusione di una motivazione che accusa l’Italia di sostenere il “genocida governo israeliano”.
Fadlun ha denunciato l’emergere di un “sentimento di odio verso Israele che prescinde da qualsiasi ragionevole contesto” e ha definito questa affermazione come un “antisemitismo che cova da sempre” e che non dovrebbe essere tollerato.
Il presidente della Comunità Ebraica di Roma ha ribadito l’importanza di non restare in silenzio di fronte a questo tipo di affermazioni e ha sottolineato la necessità di denunciare l’antisemitismo in tutte le sue forme.
La pericolosità dell’antisemitismo
L’utilizzo di slogan anti-israeliani in un contesto di sciopero sindacale è un segnale preoccupante. La strumentalizzazione politica e la diffusione di un sentimento di odio verso Israele possono avere conseguenze gravi, alimentando l’intolleranza e la discriminazione. È fondamentale che la società civile si impegni a combattere l’antisemitismo e a promuovere il dialogo e la comprensione reciproca.