Licenze revocate, attività sospese
Il Comune di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, ha notificato la revoca delle licenze per la ristorazione e l’albergo alle tre società che gestivano il ‘Grand Hotel La Sonrisa’, meglio conosciuto come ‘Castello delle cerimonie’. Il provvedimento, comunicato dalla sindaca Ilaria Abagnale, prevede la cessazione immediata delle attività alberghiera e di ristorazione, con la chiusura forzata in caso di mancata ottemperanza. La revoca delle licenze è un passo fondamentale nell’iter di acquisizione del bene a patrimonio comunale, in esecuzione di una sentenza definitiva per lottizzazione abusiva.
Il futuro del ‘Castello delle cerimonie’ incerto
Il futuro del complesso immobiliare, che si estende su un’area di circa 44mila metri quadrati, è ancora incerto. La Corte di Cassazione ha indicato come alternative la demolizione o il recupero del compendio immobiliare attraverso una pianificazione. Il Consiglio Comunale sarà chiamato a pronunciarsi sui primi atti d’indirizzo per il futuro del ‘Castello delle cerimonie’, in base ai dettami della sentenza. La sindaca Abagnale ha sottolineato l’importanza di dare nuova vita all’area, seguendo le indicazioni della Corte.
Un’acquisizione complessa
L’acquisizione del ‘Castello delle cerimonie’ è un processo complesso, che si sta svolgendo in stretta collaborazione con la Prefettura di Napoli e la Procura Generale. Le autorità competenti sono costantemente informate degli sviluppi del procedimento. La sindaca Abagnale ha evidenziato che il provvedimento di revoca delle licenze è un passo importante verso la completa acquisizione del bene a patrimonio comunale.
Il futuro del ‘Castello delle cerimonie’: un’opportunità per Sant’Antonio Abate
La revoca delle licenze e la successiva acquisizione del ‘Castello delle cerimonie’ rappresentano un momento cruciale per Sant’Antonio Abate. Il Comune ha l’opportunità di riqualificare un’area di grande valore storico e culturale, con un impatto significativo sul territorio. La scelta tra demolizione e recupero dovrà essere ponderata con attenzione, tenendo conto del contesto urbanistico e delle esigenze della comunità. L’obiettivo dovrebbe essere quello di trasformare il ‘Castello delle cerimonie’ in un bene pubblico che arricchisca il patrimonio culturale e turistico della città, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico del territorio.