Lo spreco di 800 milioni in una prigione vuota
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha puntato il dito contro il governo Meloni per lo spreco di 800 milioni di euro in una prigione in Albania, costruita per deportare persone in Albania violandone i diritti, ma poi lasciata vuota dopo che le deportazioni sono state annullate. “Giorgia Meloni, che oggi parla ad Atreju del favoloso mondo di Ameloni dove va tutto alla grande, spieghi agli italiani come mai il suo governo ha sperperato 800 milioni di euro di soldi pubblici in Albania per una prigione vuota”, ha affermato Schlein, definendo lo spreco “enorme, inutile e cinico”.La segretaria dem ha sottolineato che lo spreco riguarda non solo le risorse economiche, ma anche quelle umane, dato che il personale addetto alla prigione, che potrebbe essere impiegato in Italia, è invece trattenuto lì a fare la guardia al vuoto.
Le risorse sottratte alla sanità e alla scuola
Schlein ha criticato il governo Meloni per aver sottratto risorse alla sanità pubblica e alla scuola per finanziare questa “bieca propaganda sulla pelle dei più fragili”. “In un momento in cui famiglie e imprese in Italia faticano ad arrivare a fine mese”, ha aggiunto, “è inaccettabile che risorse così ingenti vengano sottratte alla sanità pubblica, alla scuola per questa bieca propaganda sulla pelle dei più fragili.”Schlein ha chiesto alla Presidente del Consiglio di chiarire subito dove sono finiti questi soldi e perché non siano stati destinati a sostenere chi oggi, in Italia, ha più bisogno. “Ci metta la faccia, gli italiani meritano una risposta”, ha concluso.
Un caso da approfondire
La denuncia di Elly Schlein solleva un punto importante sulla gestione delle risorse pubbliche e sulla priorità data al sostegno delle fasce più fragili. È necessario approfondire la questione e chiedere al governo Meloni una risposta trasparente e dettagliata sull’utilizzo dei fondi destinati alla prigione in Albania. Bisogna inoltre valutare l’impatto di questa scelta sulle risorse dedicate alla sanità e alla scuola in Italia.