Leo: “L’aumento stipendi è una scelta del Parlamento”
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, intervenendo alla festa di Fratelli d’Italia ‘Atreju’ al Circo Massimo, ha affermato che l’aumento degli stipendi per i ministri non parlamentari è una scelta del Parlamento. “Teniamo presente che alcuni ministri non avendo l’indennità parlamentare hanno una remunerazione un po’ più bassa, però questa è una scelta che hanno fatto i parlamentari, si fa in Parlamento, se in Parlamento vogliono incrementare la retribuzione è una scelta loro, giusto?” ha dichiarato Leo. Il viceministro ha poi aggiunto: “Queste cose è inutile che le chiedete a me perché, come sapete, io mi occupo di tematiche fiscali e quindi è una scelta che è stata fatta”.
Nessuna sollecitazione da parte del governo
Interrogato sulla possibile sollecitazione da parte di componenti del governo per l’emendamento alla manovra che prevede l’aumento degli stipendi, Leo ha risposto: “Non penso”.
Riflessioni sull’aumento degli stipendi
L’affermazione del viceministro Leo solleva alcune riflessioni. La decisione di aumentare gli stipendi dei ministri non parlamentari è stata presa in sede parlamentare, senza una specifica sollecitazione da parte del governo. Questo potrebbe indicare che la decisione è stata presa in autonomia dal Parlamento, forse con l’obiettivo di rendere più attraente la carica ministeriale per figure non provenienti dal mondo politico. Tuttavia, è importante considerare il contesto economico e sociale in cui questa decisione è stata presa, e valutare se l’aumento degli stipendi sia effettivamente giustificato in un momento di difficoltà per molte famiglie italiane.