La riduzione della tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute
Il governo italiano ha deciso di correggere la manovra, riducendo la tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute al 26% nel 2025 e al 33% dal 2026. Questa decisione è stata accolta con favore da Massimo Di Rosa, Country Director per l’Italia di Bitpanda, una piattaforma di trading e investimenti basata a Vienna. Di Rosa ha definito la soluzione “equilibrata” e ha sottolineato come “sia stata ascoltata la voce del comparto”.
Secondo Di Rosa, la riduzione della tassazione è un segnale positivo che dimostra l’evoluzione del mercato e l’interesse crescente dei risparmiatori e del settore bancario verso le criptovalute. “Anche se l’Europa ha più cautele rispetto agli Stati Uniti, la posizione verso i criptoasset sta cambiando e c’è un interesse crescente dei risparmiatori e anche del settore bancario”, ha affermato Di Rosa.
Un ambiente regolamentato per il settore cripto
Di Rosa ha sottolineato l’importanza di un ambiente regolamentato per il settore cripto. Ha elogiato gli sforzi dell’Unione Europea con il regolamento Micar e dell’Italia con il regime Oam per portare gli operatori finanziari in un ambiente regolamentato. “In questo modo vengono salvaguardati gli sforzi delle autorità italiane ed europee” per ben normare e vigilare il settore, ha spiegato. Di Rosa ha accolto positivamente le norme del Micar, definendole un passo importante per portare “più chiarezza” nel settore.
L’evoluzione del mercato e l’interesse delle banche
Nonostante la Bce e la Banca d’Italia mantengano un atteggiamento fortemente negativo verso alcuni cripto asset, Di Rosa ha rilevato “qualche segno di cambiamento”. In particolare, ha sottolineato l’interesse crescente del settore bancario verso le criptovalute. “Con il comparto bancario abbiamo già molte collaborazioni”, ha affermato, citando esempi come Deutsche Bank e le Raiffeisen austriache. Di Rosa ha anche evidenziato come alcune banche “tradizionali” italiane stiano mostrando interesse verso le criptovalute, in risposta alla crescente domanda da parte dei loro clienti.
La crescita del fenomeno cripto in Italia
Il fenomeno cripto sta prendendo piede in Italia, con un numero crescente di persone che considerano le criptovalute come un asset utile per diversificare i propri investimenti e il proprio risparmio. I dati diffusi dall’Oam parlano di 1,4 milioni di clienti nel nostro paese. Di Rosa ha sottolineato come la tipologia di cliente che si interessa alle criptovalute stia cambiando, con un crescente interesse da parte di chi le vede come un’opportunità di diversificazione.
La tecnologia blockchain e la sicurezza
Di Rosa ha replicato ai timori di utilizzo delle criptovalute per il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo, sottolineando come “i bitcoin sono esposti a questi rischi come altri asset”. Tuttavia, ha evidenziato come “la tecnologia blockchain utilizzata può anzi aiutare a tracciare i flussi di denaro”, rendendoli più trasparenti e sicuri.
Un passo avanti per la regolamentazione delle criptovalute
La decisione del governo italiano di ridurre la tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute è un segnale positivo per il settore. L’evoluzione del mercato e l’interesse crescente dei risparmiatori e del settore bancario verso le criptovalute richiedono un approccio più pragmatico e regolamentato. La riduzione della tassazione potrebbe incoraggiare l’innovazione e la crescita del settore, creando un ambiente più favorevole per gli investitori e le aziende che operano nel settore.