Stipendi dei ministri equiparati a quelli dei parlamentari
La manovra finanziaria in discussione alla Camera dei Deputati prevede una modifica che equiparerebbe lo stipendio dei ministri non parlamentari a quello dei colleghi eletti. Questo significherebbe un aumento considerevole per i primi, che finora percepivano solo lo stipendio base e le spese forfettarie, con vincoli di permanenza a Roma. La norma si estenderebbe anche a sottosegretari e viceministri, garantendo loro le stesse agevolazioni sui viaggi.
Divieto di incarichi retribuiti fuori dall’Ue
Un altro emendamento di rilievo riguarda il divieto di incarichi retribuiti fuori dall’Unione Europea per i componenti del governo e i parlamentari, inclusi europarlamentari e governatori. In caso di inosservanza, le somme percepite dovranno essere versate all’Erario, con una multa di pari importo in caso di mancato pagamento.
Web tax e tassa sulle plusvalenze delle criptovalute
La web tax sarà applicata solo alle grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro. La tassa sulle plusvalenze delle criptovalute scenderà al 26% nel 2025 e salirà al 33% dal 2026.
Ires ridotta per le imprese che reinvestono
L’Ires sarà ridotta di 4 punti percentuali per le imprese che reinvestono in azienda l’80% degli utili, con almeno il 30% destinato a investimenti in beni strumentali nuovi in Italia. L’investimento minimo dovrà essere di 20.000 euro e le aziende non dovranno aver ridotto il numero di lavoratori.
Altri emendamenti
Tra gli altri emendamenti, si segnalano il Fondo morosità incolpevole, il bonus elettrodomestici, il nuovo prelievo su giochi e scommesse, l’aumento delle tariffe autostradali per le concessioni che non hanno presentato gli aggiornamenti dei piani economico-finanziari, e un incremento del fondo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità.
Implicazioni economiche e politiche
La manovra finanziaria in discussione è un importante strumento per indirizzare le politiche economiche del Paese. Le modifiche proposte, come l’aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari e il divieto di incarichi retribuiti fuori dall’Ue, hanno implicazioni sia economiche che politiche. È importante valutare attentamente l’impatto di queste misure sul bilancio pubblico e sulla competitività del Paese, nonché sulla trasparenza e l’etica nella politica.