Un Natale di stabilità per il turismo italiano
Il Centro Studi Turistici di Firenze, su commissione di Assoturismo Confesercenti, ha elaborato un’analisi del mercato turistico italiano per le festività natalizie. Il quadro che emerge è improntato alla prudenza, con un’aspettativa di stabilità dopo due anni di crescita straordinaria. Si stima che le strutture ricettive italiane ospiteranno circa 16,3 milioni di presenze, un risultato in flessione del -1,5% rispetto al 2023. La flessione è attesa sia per i turisti italiani (-1,9%) sia per quelli stranieri (-1%), con una percezione di rallentamento da parte degli operatori del settore. Il confronto con una stagione natalizia record come quella del 2023, in cui le presenze hanno superato quota 16,5 milioni, incide su questa percezione. Anche l’incertezza della domanda italiana, ancora condizionata da un livello dei prezzi elevato, e internazionale, con tensioni geopolitiche e difficoltà economiche in alcuni paesi dell’area euro, pesa sulle aspettative.
Montagna e città d’arte: le mete preferite
Nonostante il rallentamento generale, la montagna e le città d’arte si confermano le mete preferite per le festività natalizie. Per le località sciistiche si prevede un leggero incremento delle presenze (+0,3%), con un trend positivo sia per i turisti italiani (+0,3%) sia per quelli stranieri (+0,4%). Il last minute potrebbe contribuire a migliorare ulteriormente i risultati. La quota di mercato della domanda estera è del 47,4%, con Germania, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi tra le principali nazionalità straniere. Le città d’arte, i centri storici e i borghi, invece, intercetteranno una quota rilevante di turisti, soprattutto stranieri, anche se il trend stimato è di una lieve flessione (-0,9%). La quota della domanda estera è segnalata al 52% del totale, con tedeschi, statunitensi, francesi, spagnoli, britannici, svizzeri, brasiliani e canadesi tra le nazionalità prevalenti. La composizione del mercato sarà per il 57% di italiani (9,3 milioni di presenze) e per il restante 43% di turisti stranieri (7 milioni).
Panorama internazionale: crescita da alcuni paesi, rallentamento da altri
Il panorama internazionale per le festività di fine anno registra una crescita negli arrivi soprattutto dagli Stati Uniti, Svizzera, Polonia, Paesi Scandinavi e Corea del Sud. In leggera flessione, invece, i flussi provenienti da alcuni mercati europei: rallentano i flussi da Germania, Regno Unito, Belgio, Ungheria con una riduzione più marcata per l’Austria. Stabili, invece, Spagna, Australia, Paesi Bassi, Canada, Brasile, Francia. In diminuzione, guardando all’extra Ue, anche le prenotazioni da Giappone, Cina, India, Russia.
Un momento di riflessione per il turismo italiano
Il rallentamento del mercato turistico italiano in vista del Natale rappresenta un momento di riflessione per il settore. La competizione internazionale è sempre più agguerrita e le incertezze economiche e geopolitiche influiscono sulla domanda. Sarà fondamentale per gli operatori del settore adattarsi a questa nuova realtà, puntando su una maggiore diversificazione dell’offerta e su una strategia di marketing mirata a conquistare nuovi mercati.