Un Codice controverso per i monopattini elettrici
Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore oggi, ha suscitato preoccupazione nel settore dei monopattini elettrici. L’Alleanza per la mobilità sostenibile, che riunisce consumatori, operatori dello sharing, produttori e rivenditori, ha espresso forti dubbi sulla sua applicabilità ai monopattini, evidenziando la presenza di aspetti problematici che potrebbero compromettere la diffusione di questa forma di micro-mobilità.
Il Codice introduce nuovi divieti di circolazione e obblighi per gli utenti dei monopattini elettrici, come l’obbligo di casco, la targa e la copertura assicurativa.
Secondo l’Alleanza, queste nuove norme rischiano di creare un clima di incertezza e di scoraggiare l’utilizzo dei monopattini, con conseguenze negative per la mobilità sostenibile e l’ambiente.
Un futuro incerto per la micro-mobilità
L’Alleanza per la mobilità sostenibile sottolinea l’importanza dei monopattini elettrici come strumento di decongestionamento del traffico e di riduzione delle emissioni di CO2 e polveri sottili.
La preoccupazione è che le nuove norme del Codice possano condannare a morte una parte rilevante della micro-mobilità, con conseguenze negative per l’ambiente e per la qualità della vita nelle città.
L’Alleanza chiede un intervento urgente del Governo per sanare le criticità del Codice e per garantire un futuro sostenibile alla micro-mobilità.
L’importanza della micro-mobilità
La micro-mobilità, di cui i monopattini elettrici sono un esempio, rappresenta una soluzione importante per le sfide della mobilità urbana. La crescente congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico richiedono soluzioni innovative e sostenibili, e la micro-mobilità può offrire un contributo significativo in questo senso.
È fondamentale che le normative in materia di micro-mobilità siano chiare, coerenti e realistiche, al fine di favorire la diffusione di queste forme di trasporto e di contribuire alla creazione di città più vivibili e sostenibili.