La cittadinanza italiana per Milei: un’intesa che si consolida
La relazione tra la premier Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei, già caratterizzata da una forte intesa politica e personale, ha raggiunto un nuovo livello con la concessione della cittadinanza italiana al leader ultraliberista. La decisione è stata presa dopo un incontro di oltre un’ora a palazzo Chigi, a seguito di una serie di incontri precedenti a Roma, al G7 in Puglia, al G20 a Rio e durante la visita ufficiale a Buenos Aires.
Milei, che si trovava a Roma per partecipare al raduno giovanile di Fratelli d’Italia su invito della premier, ha ricevuto la notizia della conclusione positiva della sua pratica di cittadinanza, avviata dal governo nelle scorse settimane con una procedura fast-track. La cittadinanza è stata concessa anche alla sorella minore di Milei, Karina, che ricopre ufficialmente il ruolo di segretaria generale della presidenza argentina, ma che rappresenta nei fatti la principale consigliera politica del fratello.
Polemiche sull’accelerata procedura per Milei
La concessione della cittadinanza a Milei, con una procedura accelerata rispetto a quella applicata ad altri richiedenti, ha suscitato polemiche da parte dell’opposizione. Il deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli, si è interrogato sul motivo di questa disparità di trattamento, evidenziando il lungo tempo di attesa per altri che richiedono la cittadinanza per ius sanguinis.
Anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha espresso la sua critica, sottolineando la contraddizione tra la concessione della cittadinanza a Milei e la difficoltà per i figli di stranieri nati in Italia di ottenere la cittadinanza attraverso il principio dello ius soli.
Un’alleanza strategica con l’Argentina
Il governo italiano, pur consapevole delle polemiche, ha sottolineato l’importanza strategica delle relazioni con l’Argentina, considerata un potenziale fornitore di materie prime strategiche come gas e litio. Meloni aveva già definito l’Argentina "il punto di riferimento dell’Italia in America Latina" a novembre a Buenos Aires, annunciando un "piano d’azione congiunto Italia-Argentina 2025-2030 su politica, economia e lotta alla criminalità organizzata".
Oltre agli interessi economici, si parla anche di un progetto di creazione di un’alleanza sovranista a difesa dell’Occidente con gli Usa di Trump e Israele di Netanyahu, di cui l’Argentina potrebbe diventare un importante partner.
Milei e la sua missione politica
Prima di ricevere la cittadinanza dalle mani di Meloni, Milei ha ricordato la sua missione principale in politica, dichiarando: "Disprezzo lo Stato, ci sto dentro per distruggerlo, per ridurlo ai minimi termini".
Le sue parole, pronunciate di fronte ad una platea ultraliberista che lo ha omaggiato con un premio intitolato a Milton Friedman, confermano la sua ideologia anarco-capitalista e la sua visione di un ruolo minimo dello Stato nella società.
Un’intesa che va oltre la politica
L’intesa tra Meloni e Milei sembra andare oltre le mere questioni politiche, con un legame personale che si rafforza con la concessione della cittadinanza italiana. Questo potrebbe avere implicazioni significative per le relazioni bilaterali tra Italia e Argentina, ma anche per l’assetto politico internazionale, soprattutto in vista della creazione di un’alleanza sovranista a difesa dell’Occidente.