Manifestazione di cordoglio a Calenzano
Centinaia di persone si sono radunate oggi a Calenzano (Firenze) per una manifestazione di cordoglio indetta da Cgil, Cisl e Uil in seguito alla tragica strage avvenuta lunedì mattina al deposito Eni di via Erbosa. Gli organizzatori stimano la partecipazione a circa tremila persone.
La manifestazione, svoltasi davanti alla sede del Comune, ha visto la partecipazione di numerose delegazioni di lavoratori, tra cui una proveniente dallo stabilimento Eni di Livorno. Presenti anche numerosi amministratori locali, venuti a testimoniare la loro solidarietà per la seconda tragedia in pochi mesi nell’area fiorentina, dopo quella di via Mariti del 16 febbraio.
La manifestazione si è aperta con la lettura dei nomi dei cinque lavoratori che hanno perso la vita, salutati da un lungo applauso e da un minuto di raccoglimento. Un ringraziamento è stato rivolto anche ai vigili del fuoco, ai soccorritori e alle forze dell’ordine.
Cordoglio e rabbia: le richieste dei manifestanti
Negli interventi dei manifestanti, il cordoglio si è mescolato alla rabbia, seppur composta. La richiesta principale è stata quella di una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. “Servono più controlli e più ispettori”, è stato ribadito dal palco.
Il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, hanno evidenziato la necessità di ridiscutere il posizionamento di impianti ad alto rischio.
Interventi istituzionali e riflessioni politiche
Tra i presenti in piazza, anche il segretario regionale del Partito democratico, il deputato Emiliano Fossi, che ha affermato: “Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere sempre più centrale”.
Nicola Fratoianni, parlamentare di Avs e segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha sottolineato come “il problema principale è che si parla sempre delle stesse cose, che andrebbero risolte una volta per tutte” a proposito delle morti sul lavoro.
Una tragedia che riapre il dibattito sulla sicurezza
La strage al deposito Eni di Calenzano riapre un dibattito già acceso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La richiesta di maggiori controlli e ispezioni è un segnale forte da parte dei lavoratori e delle istituzioni. La necessità di ridiscutere il posizionamento di impianti ad alto rischio è un tema complesso, che richiede un’analisi attenta e una valutazione ponderata di tutti gli aspetti coinvolti. La prevenzione degli incidenti è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori.