Un nuovo sipario per la Scala
La Scala di Milano si arricchisce di una nuova opera d’arte: “L’altro sipario”, un bassorilievo in bronzo che sarà collocato davanti al nuovo ingresso dei lavoratori del teatro, in via Verdi. L’opera è stata realizzata da Daniele Milvio, artista romano di 36 anni, vincitore di un concorso a cui hanno partecipato 67 artisti con altrettanti progetti.
Il concorso, indetto da Aria, l’azienda regionale per gli acquisti, si basava su una legge del 1949 che prevede l’utilizzo di una parte del costo delle nuove costruzioni pubbliche per opere d’arte. Il tema del concorso era “Musica e architettura”, con l’obiettivo di creare un’opera che dialogasse con la nuova palazzina in via Verdi, costruita dietro il teatro e collegata ad esso.
La palazzina ospita la sala prove del ballo, già in funzione, gli uffici dei dipendenti e la nuova sala prove dell’orchestra, in fase di collaudo.
La commissione e la scelta dell’opera
La commissione che ha valutato i progetti era composta da esperti di fama internazionale, tra cui Mario Botta, l’architetto che ha firmato il progetto della Scala rinnovata e della palazzina in via Verdi, Maurizio Cattelan e Marzia Migliora, artisti di fama mondiale, Roberta Gnanetti, soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio, e Paolo Besana, direttore comunicazione del teatro.
Il sovrintendente Dominique Meyer ha spiegato che “alcuni dei progetti erano terribili, alcuni buoni, alcuni molto buoni” e che la vittoria di Milvio è dovuta “all’aderenza al tema, alla capacità di dialogo con il contesto architettonico e al posizionamento”.
L’opera di Daniele Milvio
“Sipario”, l’opera di Daniele Milvio, è un bassorilievo in bronzo fuso di un metro e due centimetri per 3 metri e 19 di altezza con uno spessore di 18 centimetri. L’opera riproduce una porzione del sipario della Scala a grandezza naturale nel momento in cui sta per aprirsi.
Milvio ha spiegato che l’opera rappresenta un momento di connessione tra chi sta sul palcoscenico e chi è in platea.
Un’iniziativa per valorizzare l’arte
L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha sottolineato l’importanza di applicare la legge del 1949 per favorire un rapporto più virtuoso tra enti pubblici e artisti.
“Se le città, le istituzioni e le partecipate pubbliche applicassero sempre questa legge dello Stato – ha chiosato Sacchi – ci sarebbe un rapporto più virtuoso fra gli enti pubblici e gli artisti del nostro Paese”.
Un’occasione per la città
L’opera di Daniele Milvio è un’occasione per arricchire il panorama artistico della città di Milano e per valorizzare il lavoro degli artisti contemporanei. La scelta di un’opera che dialoga con l’architettura del teatro è un’idea interessante che potrebbe essere replicata in altri contesti urbani.