Gli Houthi lanciano droni e missili
Gli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno lanciato diversi droni e due missili balistici contro navi nel Mar Rosso. Lo ha reso noto l’esercito americano, con il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) che ha confermato l’intercettazione di quattro droni – tre sul Mar Rosso e uno sul Golfo di Aden – mentre un quinto drone si è schiantato.
Gli Houthi hanno anche lanciato due missili balistici antinave. Non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali.
Minacce e attacchi
Gli Houthi avevano minacciato di intensificare i loro attacchi contro le navi del Mar Rosso dopo gli attacchi notturni di Stati Uniti e Gran Bretagna che secondo i ribelli avevano ucciso 16 persone. Se il bilancio fosse confermato, si tratterebbe di uno degli attacchi col maggior numero di vittime da quando Stati Uniti e Gran Bretagna hanno lanciato una campagna contro l’interruzione della rotta commerciale a gennaio.
I ribelli, che controllano gran parte dello Yemen, hanno effettuato dozzine di attacchi con droni e missili contro le navi da novembre, rivendicando solidarietà con i palestinesi per la guerra tra Israele e Hamas.
Implicazioni per il commercio globale
Gli attacchi sferrati negli ultimi mesi dagli Houthi hanno costretto le navi commerciali a deviare dalla rotta marittima, che normalmente trasporta circa il 12% del commercio globale. Questa situazione sta creando tensioni e incertezza nel settore marittimo, con potenziali ripercussioni negative sull’economia globale.
Un escalation pericolosa
L’escalation degli attacchi degli Houthi e la risposta degli Stati Uniti e del Regno Unito sollevano preoccupazioni per una possibile escalation del conflitto. La situazione in Yemen è già estremamente complessa e pericolosa, con una guerra in corso da anni e una crisi umanitaria di dimensioni enormi. La minaccia di attacchi contro le navi commerciali aggiunge un ulteriore livello di instabilità e rischio, con potenziali conseguenze devastanti per l’economia globale e per la sicurezza marittima.