Licenziamento illegittimo per un canto al piano bar
Un dipendente della Cotral, azienda di trasporti del Lazio, fu licenziato nel 2020 dopo essere stato visto cantare in un piano bar in un giorno in cui era in malattia per forte stato d’ansia. La società ritenne che tale comportamento fosse incompatibile con la sua condizione di malattia e procedesse al licenziamento. Tuttavia, la Cassazione, confermando le sentenze dei primi due gradi di giudizio, ha dichiarato illegittimo il licenziamento.
La libertà del lavoratore in malattia
I giudici supremi hanno ribadito che il lavoratore in malattia, nel rispetto delle fasce orarie previste per le visite fiscali, è libero di svolgere altre attività, anche ricreative. In questo caso, il canto al piano bar non è stato considerato incompatibile con la condizione di ansia del lavoratore, né con l’obbligo di restare a disposizione del medico in caso di visita fiscale.
Il diritto alla salute e alla privacy
La sentenza della Cassazione pone l’accento sul diritto alla salute e alla privacy del lavoratore. Il fatto che il dipendente fosse in malattia non significa che debba rinunciare a qualsiasi attività sociale o ricreativa. La Corte ha riconosciuto il diritto del lavoratore a godere di momenti di svago e di relax, purché questi non interferiscano con l’obbligo di restare a disposizione del medico in caso di visita fiscale.
Un precedente importante
Questa sentenza rappresenta un precedente importante per il diritto del lavoro in Italia. Essa conferma che il lavoratore in malattia non è costretto a vivere in isolamento e che ha il diritto di svolgere attività che gli consentano di mantenere un equilibrio psico-fisico. La sentenza potrebbe aprire la strada a una maggiore flessibilità nell’interpretazione del concetto di malattia e nell’applicazione delle norme relative alle visite fiscali.
Considerazioni personali
Questa sentenza della Cassazione solleva un importante punto di riflessione sulla concezione della malattia e sulla libertà del lavoratore. È comprensibile che un’azienda si preoccupi della salute dei propri dipendenti e che desideri assicurarsi che siano in grado di svolgere il proprio lavoro in modo efficiente. Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che la malattia non è un’entità omogenea e che le esigenze dei lavoratori possono variare. La sentenza della Cassazione rappresenta un passo importante verso una maggiore flessibilità e comprensione delle esigenze individuali dei lavoratori in malattia. È importante che le aziende si adoperino per creare un ambiente di lavoro che supporti i propri dipendenti in difficoltà, senza ricorrere a misure punitive come il licenziamento.