Il tavolo al ministero delle Imprese
Si è svolto al ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo di confronto sulla vertenza Beko Europe, presieduto dal ministro Adolfo Urso. All’incontro hanno partecipato le sigle sindacali e i vertici dell’azienda, che nel precedente incontro del 20 novembre aveva presentato un piano industriale con la dismissione entro la fine del 2025 degli stabilimenti di Comunanza (Ascoli Piceno), Cassinetta (Varese) e Siena, con il contestuale esubero di circa 1.900 lavoratori.
Le richieste dei sindacati
I sindacati hanno espresso forte preoccupazione per la situazione, chiedendo al governo di intervenire con decisione per evitare un disastro occupazionale e industriale. In particolare, Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, ha commentato: “Ci aspettiamo che il governo passi dalle parole ai fatti, mettendo in campo ogni strumento per evitare un disastro occupazionale e industriale. Il ministro aveva dichiarato che con la golden power avrebbe avuto un controllo sui piani industriali di aziende strategiche ma fino ad oggi non l’abbiamo visto”. Palombella ha richiesto un “atto forte” da parte del governo.
Il ruolo del governo e la golden power
La vertenza Beko Europe rappresenta un test importante per il governo in merito all’utilizzo della golden power. L’applicazione di questo strumento, che consente al governo di intervenire in situazioni di crisi per tutelare l’interesse nazionale, è stata oggetto di dibattito in passato. In questo caso, il governo dovrà valutare attentamente se e come intervenire, tenendo conto degli interessi economici e occupazionali in gioco.