Un racconto di etica e futuro
In un mondo diviso tra entusiasti e scettici dell’intelligenza artificiale, Fortunato Costantino ci offre una prospettiva diversa con ‘L’insegnamento di Sophia’. Questo romanzo, definito una ‘novella cyborg’, si svolge in una città futuristica chiamata Erìdu, caratterizzata da grattacieli di vetro e metallo con facciate vegetali. Al centro della trama si trova l’interazione tra un tecno-scienziato, una filosofa e Sophia, un’intelligenza artificiale umanoide con parti sia organiche che meccaniche.
Sophia, con le sue sembianze femminili, è in grado di instaurare connessioni con gli esseri umani, sollevando interrogativi cruciali sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella società del futuro. L’obiettivo del racconto è quello di stimolare una riflessione sull’importanza di governare la tecnologia intelligente, evitando scenari di oppressione e alienazione.
L’uomo e la tecnologia: un binomio da ridefinire
Costantino, attraverso la sua novella, ci invita a considerare l’essenzialità dell’uomo in un mondo che si evolve sempre più rapidamente. Il racconto mette in luce la necessità di preservare la coscienza della nostra unicità, pur abbracciando le opportunità offerte dalla tecnologia. ‘L’insegnamento di Sophia’ non si limita a presentare un futuro fantascientifico, ma si propone come un invito a riflettere sul ruolo dell’uomo in un mondo dominato dalla tecnologia.
L’autore, professore a contratto di Teoria generale della sostenibilità Esg di impresa e dell’innovazione per la European School of Economics e direttore Risorse umane, Affari legali e Corporate di Q8 Italia Spa, porta la sua esperienza nel campo della tecnologia e dell’innovazione all’interno del racconto, offrendo una prospettiva originale e profonda sul tema dell’intelligenza artificiale.
La necessità di un dialogo costruttivo
‘L’insegnamento di Sophia’ ci ricorda che il futuro dell’intelligenza artificiale non è un destino predefinito, ma un percorso da costruire insieme. La chiave per un futuro positivo è un dialogo costruttivo tra scienziati, filosofi e società, che permetta di indirizzare lo sviluppo della tecnologia in modo etico e responsabile.