La crisi dell’auto colpisce l’indotto: Yazaki licenzia 52 lavoratori
La multinazionale giapponese Yazaki, azienda dell’indotto auto, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 52 lavoratori su 75 della sede di Grugliasco (Torino). La notizia è stata comunicata ai sindacati il 4 dicembre. I licenziamenti sono legati alla drastica riduzione degli ordini della Maserati, la cui produzione a Mirafiori è praticamente ferma. Yazaki ha già trasferito il magazzino in Campania quest’estate e ora, secondo i sindacati, vuole eliminare il servizio di customer care.
Mercoledì 11 dicembre si terrà un incontro tra azienda e sindacati all’Unione industriali di Torino per discutere della situazione.
Un effetto domino: la crisi si estende oltre l’automotive
La crisi del settore automotive si ripercuote pesantemente sull’indotto, colpendo non solo il metalmeccanico, ma anche i servizi come la ristorazione e la pulizia. “La crisi è molto profonda perché c’è un profondo legame con l’automotive. Colpisce non solo il settore metalmeccanico, ma anche i servizi, gli addetti alle pulizie e alle mense. Ad esempio la Marelli di Venaria faceva 1.100 pasti prima del 2020, ora 300 al giorno. Due ristoranti su sette all’interno di Mirafiori sono chiusi”, spiega Giusy D’agostino, segretaria della Filcams Cgil di Torino.
Un segnale allarmante per l’industria italiana
Il licenziamento collettivo di Yazaki è un segnale allarmante per l’industria italiana, in particolare per il settore automotive. La crisi del settore sta colpendo duramente l’indotto, con conseguenze negative per l’occupazione e per l’economia del Paese. È necessario un intervento urgente da parte del governo per sostenere le aziende e i lavoratori colpiti da questa crisi.