Anima in rialzo dopo l’aumento della quota di Caltagirone
Il titolo Anima ha aperto la giornata di contrattazioni a Piazza Affari con un rialzo dello 0,5%, attestandosi a 6,5 euro. Questo trend positivo si registra dopo la notizia che l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la sua quota in Anima dal 3,5% al 5,3%. L’operazione di Caltagirone ha riacceso l’attenzione sul destino dell’asset manager, in un contesto di Opa lanciata da Banco Bpm e di possibile Ops di Unicredit sullo stesso istituto bancario.
Le speculazioni sul futuro di Anima
Il mercato è in fermento e si susseguono diverse ipotesi sul futuro di Anima. Un’idea che circola è quella di una cessione al Credit Agricole da parte di Unicredit, come contropartita per la consegna della sua quota nel Banco Bpm. Tuttavia, gli analisti di Mediobanca si mostrano scettici, ritenendo che tale operazione potrebbe attirare l’attenzione del governo italiano con il golden power, data la sensibilità dei risparmi delle famiglie italiane.
L’ipotesi di una cessione a Mps
Un’altra possibilità è quella di una cessione di Anima a Mps da parte di Unicredit, una volta completata l’Ops. In questo scenario, il Credit Agricole potrebbe ricevere in cambio l’estensione dell’accordo di distribuzione con Amundi alla rete del Banco Bpm.
L’incertezza sul futuro di Anima
In definitiva, il futuro di Anima rimane incerto. La società di gestione del risparmio si trova al centro di un gioco di speculazioni e di possibili scenari, con diverse ipotesi in gioco e un’influenza significativa da parte degli attori principali coinvolti. La situazione si presenta complessa e il destino di Anima dipenderà dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi.
Il ruolo del golden power
La possibile attivazione del golden power da parte del governo italiano in caso di cessione di Anima al Credit Agricole è un elemento da tenere in considerazione. Il governo italiano ha dimostrato in passato di essere sensibile alla protezione degli interessi nazionali e dei risparmi delle famiglie italiane, e potrebbe intervenire in caso di operazioni che siano percepite come dannose per il sistema finanziario italiano.