Milano-Cortina 2026: un’occasione per l’inclusione?
Martina Caironi, oro a Parigi nei 100 metri T63, ha espresso la speranza che i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentino un passo avanti per l’inclusione degli atleti con disabilità in Italia. "Spero sia uno shock positivo che scuota le menti, lasciando una legacy al paese", ha dichiarato durante la presentazione del libro PhotoANSA 2024 al MAXXI di Roma.
Le sfide dell’inclusione in Italia
Nonostante l’entusiasmo per Milano-Cortina, Caironi ha sottolineato che la realtà italiana è ancora lontana dall’essere inclusiva. "La realtà non è inclusiva, lo vediamo dagli sguardi o ad esempio dal fatto che sto lottando per avere protesi passate dallo Stato e non solo in parte", ha affermato. "Inutile dire che ci sono tante barriere architettoniche, edifici antichi da modernizzare".
Parigi 2024: un successo per lo sport paralimpico
Caironi ha poi parlato della sua esperienza ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, dove l’Italia ha conquistato 71 medaglie. "É un piacere raccontare per noi Parigi e cosa sia lo sport paralimpico", ha detto. "Abbiamo vinto 71 medaglie, la mia seconda è stata la numero 70. Dati che crescono sotto ogni punto di vista e voi siete partecipi di questo cambiamento culturale in atto".
Un passo avanti per l’inclusione?
Le parole di Martina Caironi sono un monito per l’Italia. Milano-Cortina 2026 rappresenta un’opportunità unica per dimostrare al mondo la nostra capacità di accogliere e valorizzare gli atleti con disabilità. Tuttavia, è fondamentale che questo evento non sia solo un momento di celebrazione, ma un punto di partenza per un cambiamento strutturale che affronti le sfide reali dell’inclusione in Italia.