Prezzi del gas in aumento: un inverno rigido e le tensioni geopolitiche spingono i costi verso l’alto

Un inverno rigido e le tensioni geopolitiche spingono i prezzi del gas verso l’alto

Il prossimo inverno potrebbe essere caratterizzato da un aumento del prezzo del gas, con un’analisi di Bloomberg Intelligence che prevede un picco di oltre 50 euro al megawattora nel primo trimestre del 2025. Questo aumento sarebbe dovuto a un inverno più rigido del previsto e alle persistenti tensioni geopolitiche, che continuano a influenzare il mercato energetico globale.
Secondo l’analisi, il prezzo del gas dovrebbe registrare un’impennata iniziale, per poi oscillare tra i 44 e i 50 euro al megawattora nel corso dell’anno. Si tratta di un aumento significativo rispetto ai 34 euro al megawattora registrati all’inizio del 2024, che a sua volta erano già superiori ai 21 euro medi registrati tra il 2016 e il 2021, prima dell’invasione russa in Ucraina.

Le scorte europee di gas in calo

La situazione è ulteriormente complicata dal calo delle scorte europee di gas. Secondo la piattaforma gas infrastructure europe, le scorte sono scese all’83,61% a 959,65 TWh, pari al 25,51% del consumo medio annuo continentale.
La Germania si posiziona al primo posto per stoccaggi, con l’89,31% di riserve a 224,56 TWh, pari al 25,26% del consumo medio annuo di 888,83 TWh. L’Italia segue a ruota con depositi pieni all’88,82% a 177,7 TWh, pari al 23,67% del consumo medio annuo di 750,6 TWh. L’Austria si posiziona al terzo posto con scorte all’89,07% a 87,69 TWh, pari al 96,36% del consumo medio annuo.

Un futuro incerto per il mercato del gas

L’aumento del prezzo del gas è una notizia preoccupante, soprattutto in un momento in cui l’Europa sta cercando di diversificare le sue fonti energetiche e ridurre la dipendenza dalla Russia. Le incertezze geopolitiche e le previsioni di un inverno rigido non fanno che aumentare l’instabilità del mercato del gas. Sarà fondamentale monitorare l’andamento delle scorte e delle politiche energetiche dei principali paesi europei per comprendere meglio le dinamiche future del mercato e le possibili conseguenze per i consumatori.