Un fiume di storie e di emozioni
“Si parla tanto di trovare le parole giuste, ma per le cose più importanti le parole non si trovavano mai”, scrive Sigrid Nunez in ‘Attraverso la vita’, un romanzo che si addentra nel cuore dell’esperienza umana, esplorando il delicato confine tra vita e morte, il peso del dolore e la ricerca di un senso di pace nell’affrontare la fine.
Il libro, uscito per Garzanti nella collana Gli schermi e tradotto dall’inglese da Paola Bertante, ha ispirato il film ‘La stanza accanto’ di Pedro Almodóvar, vincitore del Leone d’oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. La pellicola, in uscita nelle sale italiane il 5 dicembre, si basa sulla trama del romanzo, offrendo una prospettiva cinematografica su un tema universale e profondo.
Nelle pagine di Nunez scorre un fiume ininterrotto di storie, vita, relazioni e domande: come parlare di esperienze dolorose? Come dare voce al dolore di fronte alla perdita di una persona cara? La protagonista, attraverso un monologo interiore, rievoca i momenti trascorsi con una sua cara amica, malata terminale, e riflette sul peso della sua esperienza.
Confessa di aver desiderato scrivere un diario, una cronaca degli ultimi giorni di vita dell’amica, ma alla fine ha rinunciato. Ha preferito una narrazione più intima, un flusso di coscienza che cattura la fragilità della vita e la difficoltà di esprimere le emozioni più profonde.
La fragilità della vita e il peso del dolore
La protagonista narra in prima persona, con un’intensità commovente, le scene che hanno segnato il suo rapporto con l’amica. Un episodio particolarmente toccante è quello in cui l’amica decide di farsi un bagno caldo per placare la stanchezza. Riempie la vasca e si distende sul letto, addormentandosi. L’acqua inonda ogni stanza, creando una scena carica di pathos.
“Non avrebbe dovuto andare così, disse. Volevo solo un po’ di pace. Volevo morire in pace. Adesso, invece, è un incubo. Una farsa. Una farsa orrenda e umiliante. Poi scoppiò a piangere in modo talmente convulso da non riuscire più a parlare. E tuttavia udii lo stesso le sue parole: avrebbe voluto essere forte. Avrebbe voluto mantenere il controllo della situazione. Avrebbe voluto morire alle proprie condizioni e dando meno fastidio possibile al mondo. Avrebbe voluto un po’ di pace.”
Le parole dell’amica riflettono la complessità del dolore e la difficoltà di affrontare la fine della vita. La protagonista, attraverso la sua narrazione, ci porta a riflettere sulla fragilità della vita e sulla necessità di trovare un senso di pace in momenti di grande difficoltà.
La letteratura come rifugio e confronto
Nel tempo che condividono, le due donne si confidano e conversano anche di letteratura. Un passaggio significativo è quello in cui l’amica confessa: “Non voglio più leggere niente che parli di quanto siano orribili gli esseri umani, soprattutto maschi. Dove è finita l’idea di Faulkner secondo cui il compito dello scrittore sarebbe quello di tirare su di morale la gente?”
Questa riflessione ci porta a considerare il ruolo della letteratura come rifugio e confronto, come strumento per dare voce al dolore e alla sofferenza, ma anche per cercare un senso di speranza e di bellezza in un mondo spesso difficile. La protagonista, attraverso la sua esperienza, ci invita a riflettere sul potere della parola e sulla sua capacità di dare forma e significato alle nostre emozioni.
Sigrid Nunez: una voce potente nella letteratura contemporanea
Sigrid Nunez è una scrittrice statunitense che ha insegnato in numerosi atenei, tra cui Princeton e Boston. La sua penna si è sempre distinta per la sua capacità di esplorare le sfumature dell’esistenza umana, con un’attenzione particolare ai temi della perdita, dell’amicizia e della ricerca di un senso di pace.
Tra i suoi romanzi più celebri, ‘L’amico fedele’ è stato premiato con il National Book Award. ‘Attraverso la vita’ si aggiunge alla sua già ricca produzione letteraria, offrendo un’intensa riflessione sulla vita e sulla morte, sulla bellezza e sulla fragilità dell’esistenza umana.
Il romanzo è un invito a riflettere sulla nostra capacità di affrontare il dolore e la perdita, a cercare un senso di pace e di bellezza in un mondo spesso difficile. La voce di Nunez, potente e sensibile, ci accompagna in un viaggio intimo e profondo, alla scoperta della complessità dell’esperienza umana.
L’arte come specchio dell’anima
‘Attraverso la vita’ ci ricorda che la letteratura, come ogni forma d’arte, ha il potere di riflettere l’anima umana. La capacità di Nunez di dare voce al dolore e alla sofferenza, di esplorare le sfumature dell’esperienza umana, ci dimostra la forza e la bellezza dell’arte come strumento di comprensione e di confronto.