Un’erede inaspettata
A quattro mesi dalla sentenza che aveva escluso Simone Caminada dall’eredità di Gianni Vattimo, favorendo due cugine di secondo grado, emerge una nuova erede: Rita Vattimo. La donna, di 89 anni e residente a Cetraro (Cosenza), è una cugina di primo grado del filosofo, morto a Torino a 87 anni nel settembre 2023. La notizia è stata riportata da diversi quotidiani, tra cui Corriere della Sera, Repubblica e Stampa.
Rita Vattimo, assistita nel percorso legale dall’avvocato Emilio Enzo Quintieri, nipote dell’anziana, ha già ereditato i beni del filosofo, tra cui lo storico appartamento di via Po.
L’avvocato Quintieri ha spiegato la parentela, affermando che Rita Vattimo è la figlia di Michele Vattimo, fratello di Raffaele, padre del filosofo. La famiglia Vattimo è di origine calabrese, e il padre di Gianni Vattimo, agente di custodia, si trasferì a Torino nel 1925 per lavoro. Nel 1926 sposò Rosa Richiero, madre di Gianni Vattimo, originaria di Pinerolo. Il fratello di Raffaele, Michele, invece, decise di rimanere a Cetraro.
Secondo Quintieri, la nonna Rita era all’oscuro dell’esistenza delle due cugine, per breve tempo destinatarie dell’eredità, e viceversa.
L’eredità e le intenzioni di Rita Vattimo
Dopo aver fornito i riscontri di parentela, l’avvocato Quintieri ha preso possesso dell’appartamento di Gianni Vattimo. Tuttavia, l’appartamento è privo degli abiti del filosofo, che avrebbe voluto lasciare in beneficienza alla chiesa di San Filippo Neri, così come di orologi, quadri e altri oggetti preziosi, tra cui il taccuino di Fidel Castro.
Sono rimasti invece i molti libri di Vattimo. Rita Vattimo ha espresso l’intenzione di donarli al dipartimento di Filosofia dell’università di Torino, auspicando l’intitolazione di un’aula in onore del cugino filosofo. La donna ha anche considerato la possibilità di donare alcuni libri all’università di Barcellona, altro ateneo con cui Vattimo aveva stretti rapporti.
Un’eredità complessa
La vicenda dell’eredità di Gianni Vattimo si dimostra ancora una volta complessa e ricca di colpi di scena. La scoperta di una nuova erede, Rita Vattimo, solleva interrogativi sulla gestione del patrimonio del filosofo e sulla volontà espressa da lui stesso. L’intenzione di donare i libri a due università, Torino e Barcellona, testimonia l’eredità intellettuale di Vattimo e la sua influenza nel mondo accademico. Rimane da chiarire la questione degli abiti e degli altri oggetti preziosi, che il filosofo avrebbe voluto destinare alla beneficenza. La vicenda è destinata a tenere banco ancora per un po’, con nuovi sviluppi che potrebbero emergere in futuro.