L’appello di Tajani per una politica industriale
Il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani ha lanciato un appello per una vera politica industriale che garantisca il futuro del settore manifatturiero in Italia e in Europa. In un post su X (ex Twitter), Tajani ha sottolineato l’importanza di sostenere le imprese e di creare un ambiente favorevole agli investimenti, soprattutto in un momento di grande incertezza economica globale. “L’Europa e l’Italia hanno bisogno di una vera politica industriale che garantisca il futuro del manifatturiero”, ha scritto Tajani.
La proposta dell’Ires premiale
Per incentivare gli investimenti e favorire la crescita del settore manifatturiero, Tajani ha proposto l’inserimento dell’Ires premiale nella manovra finanziaria. L’Ires premiale è un meccanismo fiscale che premia le imprese che reinvestono in azienda gli utili, riducendo l’imposta sul reddito delle società. Questa misura, secondo Tajani, potrebbe spingere le aziende a investire in innovazione, ricerca e sviluppo, contribuendo così a rafforzare la competitività del settore manifatturiero italiano ed europeo.
Il contesto economico
Le parole di Tajani arrivano in un momento in cui l’economia globale è caratterizzata da una forte incertezza, con l’inflazione che continua a crescere e la guerra in Ucraina che sta causando gravi disagi economici e sociali. In questo contesto, il settore manifatturiero è particolarmente vulnerabile, con la crescente concorrenza da parte di altri Paesi e la difficoltà di reperire materie prime e componenti. La proposta di Tajani si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di una politica industriale europea che sostenga le imprese e le aiuti a competere sul mercato globale.
Considerazioni
La proposta di Tajani di introdurre l’Ires premiale nella manovra finanziaria è un’idea interessante che potrebbe contribuire a incentivare gli investimenti aziendali e a favorire la crescita del settore manifatturiero. Tuttavia, è importante valutare attentamente l’impatto di questa misura sul bilancio pubblico e sulla competitività delle imprese italiane rispetto ai concorrenti stranieri. Inoltre, è fondamentale che la politica industriale non si limiti a incentivi fiscali, ma comprenda anche misure per migliorare l’infrastruttura, la formazione e la ricerca e sviluppo, al fine di creare un ambiente favorevole alla crescita del settore manifatturiero.