Una festa per lo sport italiano
L’Auditorium della Conciliazione di Roma ha ospitato una grande festa per celebrare i 30 anni dell’Asi, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. L’evento ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo dello sport italiano, tra cui presidenti di federazioni, campioni olimpici e mondiali, e dirigenti del Coni. Il talk iniziale, condotto dai giornalisti Jacopo Volpi e Simona Rolandi, ha ripercorso la storia dell’Asi, fondata nel 1994, e ha evidenziato il suo ruolo chiave nel promuovere lo sport di base e di vertice in Italia.
Il presidente Asi, Claudio Barbaro, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e il mondo sportivo, evidenziando come lo sport di base e lo sport di vertice siano due facce della stessa medaglia. “Stiamo cercando di fare in modo tale che culturalmente questi due mondi che sembrano così distanti siano soltanto la base di una piramide con il vertice che è rappresentato dai campioni”, ha dichiarato Barbaro.
Tra i presenti, il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, e gli ex presidenti Franco Carraro, Mario Pescante e Gianni Petrucci, oggi presidente della Fip. Hanno partecipato anche Gabriele Gravina, presidente della Figc, e Gianluigi Buffon, capo delegazione della nazionale italiana. Tra i campioni presenti, Luigi Busà, oro a Tokyo 2020 nel karatè, Manila Esposito, bronzo nella trave a Parigi 2024, e Marco Lodadio, due volte argento mondiale agli anelli.
Un ente in continua crescita
L’Asi ha raggiunto un traguardo importante, con oltre 1,4 milioni di tesserati, tra atleti, dirigenti, tecnici, arbitri e giudici di gara. L’ente promuove sul territorio nazionale ben 652 discipline sportive, con una rete capillare di 130 comitati territoriali, 90 settori tecnici-sportivi e più di 30.000 operatori e collaboratori. La presenza di una sede nazionale a Roma e di una rete così estesa dimostra l’impegno dell’Asi nel promuovere lo sport a tutti i livelli, in ogni angolo d’Italia.
Lo sport come ponte tra le generazioni
La festa dell’Asi è stata un’occasione per celebrare la passione per lo sport e la sua capacità di unire persone di diverse età, provenienze e background. La presenza di campioni olimpici e mondiali accanto a giovani promesse ha dimostrato come lo sport sia un potente strumento di integrazione sociale e culturale. La collaborazione tra lo sport di base e lo sport di vertice è fondamentale per garantire la crescita e lo sviluppo del movimento sportivo italiano.