Un futuro roseo per il travel retail
Il settore del travel retail è in piena espansione, con previsioni di un fatturato globale di 100 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto (Cagr) del 7,5% dal 2019 al 2025. Questo trend positivo è confermato dai dati reali, con un recupero post-pandemico in atto e volumi di vendita che superano i livelli pre-Covid. Il contributo dei viaggiatori internazionali è fondamentale in questo scenario di crescita.
Stefano Gardini, presidente di Atri, ha sottolineato l’incredibile voglia di risalire la china dopo un biennio difficile, evidenziando che l’Italia ha affrontato l’aumento inflattivo in modo migliore di altri Paesi. La riduzione della soglia del tax free shopping, da 154,95 a 70,01 euro, ha contribuito in modo significativo alla crescita del settore, con performance che rivelano incrementi ancor più significativi del retail tradizionale.
L’ascesa del traffico aereo e i nuovi trend
Anche il volume di passeggeri del traffico aereo è in ascesa, tradizionalmente correlato al dato di PIL. Si stima che, da qui al 2040, i passeggeri aumenteranno a livello mondiale del 3,4%, per un totale di 3923 milioni di passeggeri in più. Questa crescita del traffico aereo, tuttavia, non è priva di sfide.
David Jarach, executive chairman di diciottofebbraio, ha evidenziato le preoccupazioni per il tema dei costi operativi, in considerazione del cambiamento delle rotte per via della guerra russo-ucraina e le problematiche relative ai ritardi nella consegna dei nuovi aeromobili. Inoltre, l’effetto del “Revenge travel” sta scemando, a partire dal mercato statunitense e diffondendosi in Europa.
Jarach ha anche segnalato la crisi emergente del mercato low cost negli Usa, legata alla risposta imitativa da parte dei vettori tradizionali che ha annacquato il vantaggio competitivo dei primi. Un altro fenomeno interessante è l’inserimento di nuovi velivoli a fusoliera stretta A321XLR sul lungo raggio, a partire da Iberia, che potranno permettere di inaugurare nuove tratte con connotazione punto-a-punto e hub bypassing.
Nuove nazionalità di spender e tendenze di consumo
Nel 2025, il comparto del duty free tornerà a valori superiori al 2019, con l’emergere di nuove nazionalità di spender sullo scenario internazionale. In Asia, i viaggiatori vietnamiti e filippini si stanno affermando come importanti consumatori, mentre il dato degli Emirati Arabi Uniti appare influenzato dalla forte componente di cittadini russi.
Una ricerca Mindset ha analizzato le principali caratteristiche a livello di comportamento di consumo del viaggiatore per ciò che concerne l’acquisto di travel retail. Lo shopping appare favorito dal buon rapporto qualità prezzo (26%), dalla comodità (19%), dalla disponibilità di tempo per scegliere (17%) e dalla fedeltà al brand (16%).
La maggior parte degli acquirenti nei luoghi di viaggio sceglie di comprare per sé (51%), mentre il 25% compra per fare un regalo, il 16% sceglie qualcosa da condividere al ritorno, e l’8% compra su richiesta. Un dato importante è che il 50% degli acquirenti interagisce con gli addetti alla vendita e, tra questi, il 73% è influenzato positivamente dai loro consigli.
Un futuro positivo con sfide da affrontare
Le previsioni per il travel retail sono positive, con un futuro promettente che vede un settore in continua crescita. Tuttavia, è importante ricordare che non mancano le sfide da affrontare. La guerra in Ucraina, l’aumento dei costi operativi e la crisi del mercato low cost negli Stati Uniti sono solo alcuni degli ostacoli che il settore dovrà superare. La capacità di adattarsi ai cambiamenti, innovare e offrire un’esperienza di acquisto di qualità saranno fondamentali per il successo del travel retail nei prossimi anni.