Un 15enne ammonito per bullismo a Treviso
Il questore di Treviso, Alessandra Simone, ha emesso un provvedimento di ammonimento per bullismo nei confronti di un 15enne residente nella Marca. Il provvedimento è stato emanato a seguito di un’istanza presentata dalla madre della vittima ai carabinieri, che ha denunciato le condotte prevaricatrici del minore nei confronti del figlio.
Gli episodi di bullismo, iniziati alla fine di settembre, hanno visto il 15enne minacciare il compagno di scuola e, dopo la fine delle lezioni, seguirlo alla fermata dell’autobus accompagnato da altri ragazzi. Lì, lo ha scaraventato a terra e colpito con diversi pugni al volto, mentre gli amici dell’aggressore lo incitavano e riprendevano la scena con i propri cellulari. Il video dell’aggressione è stato poi diffuso sui social.
Circa venti giorni dopo, il 15enne ha nuovamente diffuso la voce, all’interno dell’istituto scolastico, di voler picchiare la vittima, incutendo ulteriori timori alla vittima che si è confidata con la madre. Quest’ultima ha così denunciato i fatti all’Arma.
Un clima di paura e intimidazione
Il comportamento del 15enne ha creato un clima di paura e intimidazione per la vittima, che ha subito non solo l’aggressione fisica ma anche la diffusione del video sui social. La diffusione del video ha amplificato l’impatto dell’aggressione, esponendo la vittima a un pubblico più ampio e aumentando il suo senso di vulnerabilità e umiliazione.
L’ammonimento del questore rappresenta un segnale importante per contrastare il bullismo e tutelare le vittime. Il provvedimento, pur non essendo una condanna penale, ha lo scopo di dissuadere il minore dal ripetere tali comportamenti e di responsabilizzarlo sulle conseguenze delle sue azioni.
L’impatto del bullismo sui social
La diffusione di video di bullismo sui social media è un fenomeno in crescita, che ha un impatto devastante sulle vittime. I video, condivisi in pochi secondi, possono raggiungere un pubblico enorme, esponendo la vittima a un’umiliazione e a un senso di vergogna amplificati. Inoltre, la diffusione di questi contenuti può avere conseguenze psicologiche a lungo termine, contribuendo a creare un clima di paura e di isolamento per la vittima.
È fondamentale che le scuole, le famiglie e le istituzioni collaborino per contrastare il bullismo e tutelare le vittime. La prevenzione, l’educazione e la sensibilizzazione sono strumenti essenziali per creare un ambiente scolastico sicuro e rispettoso.