La vita di una staffetta coraggiosa
Iole Mancini, nata a Nemi il 19 febbraio 1920, è stata una figura chiave nella Resistenza romana. Partecipò al Gap centrale “Sozzi – Garibaldi” con il ruolo di Staffetta, dimostrando un coraggio straordinario. Il suo marito, Ernesto Borghesi, Medaglia d’Argento, partecipò all’azione di Via Rasella e al fallito attentato a Vittorio Mussolini. La loro storia d’amore e di lotta è un simbolo di amore e di resistenza.
La prigionia e la tortura a Via Tasso
Nel periodo immediatamente precedente la liberazione di Roma, Iole Mancini fu arrestata, interrogata e torturata dalle SS nel carcere di Via Tasso. L’obiettivo dei nazisti era estorcerle informazioni sul nascondiglio del suo fidanzato, Ernesto Borghesi, fuggito da Regina Coeli. Ma Iole non cedette, dimostrando una forza di carattere e un coraggio straordinari.
La strage di La Storta e la salvezza miracolosa
I tedeschi, in fuga per l’arrivo degli alleati, caricarono i prigionieri di Via Tasso su tre camion. Il camion su cui si trovava Iole, però, non partì a causa di un guasto. Gli altri due camion, con i prigionieri al loro interno, furono trucidati a La Storta. Iole si salvò per un miracolo, sfuggendo alla morte.
Una vita dedicata alla memoria e alla testimonianza
Negli anni successivi, Iole Mancini ha dedicato la sua vita a testimoniare gli orrori della guerra e i valori della Resistenza. Ha incontrato decine di classi nelle scuole, partecipando alle iniziative dell’Anpi, sempre lucida e generosa nel richiamare i valori di libertà e giustizia della Resistenza.
Il messaggio di Iole Mancini: la libertà e la memoria
Nel 2022, Iole Mancini fu ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il 25 aprile dello stesso anno, dal palco della manifestazione dell’Anpi a Porta San Paolo, Iole Mancini ha lanciato un messaggio potente ai giovani: “Oggi i giovani forse non si rendono conto che vivono in un Paese libero, sono liberi di esprimersi, di passeggiare. Noi no, c’era la dittatura fascista e tutto era molto difficile. Siete giovani, studiate, fate la vostra carriera, questo significa Resistenza”.
L’eredità di Iole Mancini
La scomparsa di Iole Mancini segna la fine di un’epoca. Lei era l’ultima testimone vivente degli orrori di Via Tasso, una figura che ha incarnato il coraggio e la resistenza contro il nazifascismo. La sua eredità è preziosa e ci ricorda l’importanza di non dimenticare il passato, di custodire la memoria e di lottare per la libertà e la giustizia.