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L’ultima udienza del processo-lampo
Si conclude oggi il processo-lampo per Filippo Turetta, il 23enne reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023. L’udienza, con inizio alle 9.30 nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, vedrà le contro-repliche delle parti, dopo le quali la Corte si riunirà in Camera di Consiglio per deliberare la sentenza. La decisione potrebbe arrivare nel pomeriggio.
Turetta è accusato di omicidio premeditato, aggravato dalla crudeltà, dal rapporto affettivo e dallo stalking, reati che potrebbero portarlo all’ergastolo. Nell’ultima udienza, il 26 novembre, il difensore dell’imputato, Giovanni Caruso, ha cercato di smontare le tesi del pm sul riconoscimento delle aggravanti, con l’intento di evitare l’ergastolo a Turetta.
Un processo rapido e un destino incerto
Il processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin è stato condotto con rapidità, con l’obiettivo di garantire un rapido accertamento della verità e di fornire una risposta alle famiglie delle vittime. La sentenza di oggi segnerà un momento cruciale per il caso, determinando il destino di Filippo Turetta e offrendo una risposta alle domande che hanno accompagnato la tragedia.
Riflessioni sul femminicidio
Il caso di Giulia Cecchettin è un’ulteriore conferma della tragica realtà del femminicidio in Italia. Questo crimine, spesso commesso da partner o ex partner, è un’epidemia sociale che richiede un’azione incisiva e coordinata da parte di istituzioni e società civile. È fondamentale lavorare per prevenire la violenza di genere, promuovere la cultura del rispetto e garantire alle vittime un sostegno concreto e un accesso alla giustizia.