Un riconoscimento prestigioso
Gian Mario Villalta, figura di spicco nel panorama letterario italiano, ha conquistato il premio nazionale Frascati Poesia Antonio Seccareccia, un riconoscimento prestigioso giunto alla sua 64esima edizione. Villalta, poeta, scrittore e direttore artistico del festival letterario Pordenonelegge, si è aggiudicato il premio con il suo volume “Dove sono gli anni”, edito da Garzanti. La vittoria è stata annunciata durante la cerimonia conclusiva del premio, in cui Villalta si è confrontato con altri tre finalisti: Daniela Attanasio, Rossella Frollà e Massimo Morasso.
La poesia come atto rivoluzionario
La sindaca di Frascati, Francesca Sbardella, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato l’importanza della poesia in un mondo che spesso ci spinge verso il brutto e l’abbrutimento. “Parlare di poesia e fare poesia è un atto rivoluzionario”, ha affermato la sindaca, evidenziando il valore della parola poetica come strumento di resistenza e di bellezza.
Il valore della poesia di Villalta
Il premio Frascati Poesia, dedicato alla memoria di Antonio Seccareccia, poeta e critico letterario, rappresenta un importante riconoscimento per l’opera di Gian Mario Villalta. “Dove sono gli anni” è un’opera che indaga il tempo, la memoria e la fragilità dell’esistenza umana, temi cari alla poetica di Villalta. La sua scrittura, ricca di immagini evocative e di una profonda sensibilità, si distingue per la capacità di cogliere la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda.
La poesia come atto di resistenza
La frase della sindaca Sbardella, “parlare di poesia e fare poesia è un atto rivoluzionario”, risuona con forza in un’epoca in cui la superficialità e la banalità spesso prendono il sopravvento. La poesia, con la sua capacità di scavare in profondità nell’animo umano e di interrogarsi sul senso della vita, rappresenta un’ancora di salvezza in un mondo che rischia di perdere la sua anima.