Rinvio per Bye Obando
L’udienza odierna del processo per violenza sessuale di gruppo a carico di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, in corso a Tempio Pausania, ha visto un nuovo rinvio. Enrique Bye Obando, uno dei testi chiave della difesa, non potrà essere sentito il 17 febbraio 2025. La convocazione del testimone è arrivata in ritardo, con il recapito del plico avvenuto solo il 29 novembre scorso. “Non ci sono i tempi per il testimone perché possa accingersi a trasferirsi nel tribunale di Tempio”, ha spiegato l’avvocato Mariano Mameli del pool difensivo, che ha quindi chiesto il rinvio del procedimento di notifica. “In quella data sapremo se il teste verrà”, ha aggiunto l’avvocato.
Deposizione dell’interprete e chat della presunta vittima
L’udienza, durata poco più di un’ora, è proseguita con la deposizione dell’interprete, che ha confermato le traduzioni dall’inglese all’italiano delle chat e delle conversazioni che la presunta vittima si è scambiata con un’amica. “Ci sono delle chat in cui la persona offesa parla dei problemi e dei disturbi alimentari molto antecedenti ai fatti di cui ci occupiamo”, ha sottolineato l’avvocata Antonella Cuccureddu. “In aula lei negò di aver avuto anche prima questi disturbi e li ha enunciati come fatti accaduti come conseguenza del trauma”. La difesa ha evidenziato la presenza di termini specifici nelle chat, che sono stati oggetto di una relazione e di traduzioni da parte di una consulente della difesa di Francesco Corsiglia, la dottoressa Alessandra Peloso, che ha analizzato anche molti altri testi oltre a quelli tradotti, fornendo così al tribunale un ulteriore supporto per ricostruire meglio i fatti.
Prossima udienza e consulente di parte
Il processo riprenderà il 16 dicembre, quando verrà completato l’esame del consulente di parte Mattia Epifani, tecnico informatico già sentito lo scorso 8 novembre. Epifani dovrà depositare la sua relazione.
Considerazioni
Il rinvio dell’esame di Bye Obando rappresenta un ulteriore tassello nel complesso puzzle di questo processo. La difesa punta a dimostrare che la presunta vittima ha mentito sul suo coinvolgimento con il giovane norvegese, mentre l’accusa cerca di dimostrare la colpevolezza dei quattro imputati. La deposizione dell’interprete, che ha confermato le traduzioni delle chat e delle conversazioni della presunta vittima, potrebbe fornire elementi cruciali per la ricostruzione dei fatti. Sarà interessante osservare come il tribunale valuterà le informazioni emerse dalle chat, in particolare quelle relative ai disturbi alimentari della presunta vittima. La prossima udienza, il 16 dicembre, potrebbe essere decisiva per il proseguimento del processo.