Corto Maltese, un’icona del fumetto
Il Centro Pompidou di Parigi, tempio dell’arte moderna, si trasforma in un palcoscenico per il fumetto, ospitando la grande mostra “La BD à tous les Étages” che celebra i 60 anni di questa forma d’arte, dalla sua nascita nel 1964 fino ai giorni nostri. L’esposizione, che si snoda attraverso i sei piani del museo, offre un viaggio affascinante nella storia del fumetto, con una sezione speciale dedicata ad Hugo Pratt e al suo iconico personaggio Corto Maltese.
“Corto Maltese. Une vie romanesque”, allestita al secondo piano nella Biblioteca Pubblica, è un omaggio a Pratt, maestro della letteratura disegnata, e al suo talento nell’intrecciare le avventure di Corto Maltese con la grande tradizione letteraria. La mostra esplora la profonda influenza di autori come Robert Louis Stevenson, Jack London e molti altri, che hanno contribuito a plasmare l’immaginario di Pratt e a dare vita a un personaggio che incarna lo spirito avventuroso e la sete di conoscenza.
“Il Corto esposto in una biblioteca pubblica è un omaggio alla sua stessa ragione d’essere, ovvero la capacità del personaggio di elaborare la conoscenza”, spiegano i responsabili di Cong, la casa editrice che cura l’eredità artistica di Pratt. “Corto viaggia, e lo spirito con cui lo fa è senza tempo, perché i valori di libertà e curiosità sono sempre essenziali per rispettare culture diverse”
Un viaggio attraverso le letture di Pratt
La mostra “Corto Maltese. Une vie romanesque” è un viaggio coinvolgente attraverso le fonti letterarie che hanno ispirato Pratt. La prima sezione, “La construction du personnage”, ripercorre la storia editoriale di Corto Maltese, dagli esordi a Genova fino al successo in Francia, presentando albi originali di alcune delle riviste che hanno pubblicato le sue avventure.
La seconda sezione, “Un récit traversé par les références littéraires”, accompagna il visitatore in un labirinto di immagini e parole, svelando come Pratt ha trasformato le sue letture giovanili in opere d’arte. Dall'”Isola del tesoro” di Stevenson alla “Linea d’ombra” di Conrad, dai misteri degli abissi della mente e del mare di Melville, Jack London, Rimbaud, Kipling e Coleridge, fino a Shakespeare e Borges, ogni storia di Corto Maltese è un omaggio al mondo letterario che ha plasmato l’anima di Pratt.
L’ultima sezione, “Corto Maltese, entre réel et fiction”, esplora il sottile confine tra finzione e realtà, mostrando come Pratt ha sapientemente intrecciato elementi reali e immaginari nelle sue storie, creando un universo ricco di fascino e mistero.
Sogno di un mattino di mezzo inverno: un omaggio al mondo celtico
La mostra include anche una sezione dedicata a “Sogno di un mattino di mezzo inverno”, un omaggio al mondo celtico che Pratt ha omaggiato parafrasando il titolo della celebre commedia di William Shakespeare. “In questa esposizione”, spiega Patrizia Zanotti, managing director di CONG e co-curatrice della mostra, “abbiamo cercato di rintracciare i molteplici elementi letterari presenti in tante storie di Corto Maltese e i rimandi ai numerosi scrittori che sono stati importanti nella formazione dell’immaginario di Hugo Pratt, alcuni ritratti fisicamente, altri citati attraverso le loro poesie, altri ancora, come Borges, figurano nel nome di una stazione ferroviaria”
La mostra, che si concluderà il 4 novembre, è un’occasione unica per immergersi nell’universo di Hugo Pratt e di Corto Maltese, un personaggio che incarna lo spirito avventuroso e la sete di conoscenza, e per scoprire il profondo legame tra il fumetto e la grande tradizione letteraria.
Un omaggio alla letteratura disegnata
L’omaggio a Hugo Pratt al Centro Pompidou è un’occasione importante per celebrare il potere evocativo del fumetto e il suo legame indissolubile con la letteratura. Pratt ha dimostrato che il fumetto non è solo un mezzo di intrattenimento, ma un linguaggio universale capace di raccontare storie profonde e complesse, di esplorare temi universali e di lasciare un segno indelebile nell’immaginario collettivo.