Un raid contro un simbolo di speranza
Un raid aereo ha colpito il Terra Santa College dei francescani ad Aleppo, un luogo che offriva assistenza umanitaria alla popolazione, come la distribuzione di pane e la mensa per i poveri. Il raid ha causato gravi danni alla struttura, ma i francescani hanno subito riaperto il panificio e la mensa, dimostrando la loro determinazione a continuare la loro opera di assistenza.
Il Nunzio in Siria, cardinale Mario Zenari, descrive una situazione difficile con la gente terrorizzata e rinchiusa in casa, mentre i francescani riaprono il panificio e la mensa per continuare la loro opera di assistenza.
La testimonianza del Nunzio
Il cardinale Mario Zenari, Nunzio in Siria, ha dichiarato di essere in continuo contatto con la comunità cattolica di Aleppo, descrivendo una situazione di grande incertezza e paura. Zenari ha affermato che in alcune zone c’è una calma sospetta, mentre in altre si verificano sparatorie e attacchi missilistici, come quello che ha colpito il Terra Santa College. La popolazione è terrorizzata e rinchiusa in casa, senza autorità alle quali fare riferimento, con gli uffici governativi abbandonati.
Zenari ha lanciato un appello alla comunità internazionale a non dimenticare la Siria, ricordando il disastroso bilancio della guerra: mezzo milione di morti e tredici milioni di sfollati in quattordici anni di conflitto.
La risposta dei francescani
Padre Bahjat Karakach, responsabile dei francescani di Aleppo, ha dichiarato che la loro missione è puramente umanitaria e che respingono ogni forma di violenza. Ha sottolineato che il Terra Santa College è un luogo che ha sempre offerto assistenza a tutti gli aleppini, senza distinzione di appartenenza religiosa. I francescani hanno riaperto il panificio e la mensa, continuando la loro opera di assistenza nonostante i danni subiti.
Padre Karakach ha espresso la sua incredulità per l’attacco e ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per impedire ulteriori violenze contro strutture religiose.
Le difficoltà del quotidiano
La situazione ad Aleppo è molto difficile. Il cimitero si trova vicino alla frontiera con i gruppi armati curdi, che hanno presumibilmente posizionato dei cecchini e non permettono a nessuno di passare. Questo rende difficile seppellire i morti.
Nonostante le difficoltà, i francescani hanno celebrato la prima messa di Avvento, un segno di speranza per la popolazione. La presenza dei fedeli alla messa è stata un segno di forza e speranza.
Un futuro incerto
La popolazione di Aleppo desidera tornare alla normalità, ma è consapevole che ci vorrà tempo. Padre Karakach ha espresso la speranza che il tempo necessario per la ricostruzione non sia troppo lungo.
La tragedia di Aleppo e l’importanza dell’assistenza umanitaria
La situazione ad Aleppo è un dramma che non deve essere dimenticato. Il raid contro il Terra Santa College è un atto di violenza inaccettabile, che colpisce un luogo simbolo di speranza e di assistenza umanitaria. La determinazione dei francescani a continuare la loro opera di assistenza è un esempio di coraggio e di impegno per la pace e la dignità umana. L’appello del Nunzio a non dimenticare la Siria è un monito alla comunità internazionale a non ignorare la sofferenza di un popolo martoriato dalla guerra.