Due opere di Licini entrano nella collezione Fainplast
Un nuovo appuntamento si aggiunge al programma della quarta edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast: venerdì 6 dicembre, alle 17.30, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini ad Ascoli Piceno, saranno presentati al pubblico due celebri dipinti di Osvaldo Licini che, di recente, sono entrati a far parte della collezione d’arte dell’azienda Fainplast.
Si tratta di “Cielo senza luna (Notte)” (1957) e “Notturno” (1956), opere realizzate negli anni Cinquanta che vanno ad arricchire la ricerca astratta liciniana iniziata all’alba degli anni Trenta. Queste opere, esposte alla XXIX Biennale di Venezia del 1958, segnarono la consacrazione definitiva di Licini, che vinse il Gran Premio Internazionale per la Pittura e ottenne una personale con ben 43 opere.
Il passaggio all’astrazione di Osvaldo Licini
Come lo stesso Licini dichiarò in una lettera aperta al Milione del 1935, il suo passaggio all’astrazione fu un processo di profonda riflessione e di rottura con la tradizione pittorica del suo tempo. “Fino a quattro anni fa ho fatto tutto quello che ho potuto per fare della buona pittura dipingendo dal vero. Poi ho cominciato a dubitare. Dubitare non è una debolezza, ma è un lavoro di forza, come forgiare, ha detto Cartesio. E mi sono convinto che facevo, come fanno ancora tanti, della pittura in ritardo, superatissima, fuori del tempo e contraria alla sua vera natura che non è: imitazione. La pittura è l’arte dei colori e delle forme, liberamente concepite, ed anche un atto di volontà e di creazione, ed è, contrariamente a quello che è l’architettura, un’arte irrazionale, con predominio di fantasia e immaginazione, cioè poesia. Allora ho preso 200 buoni quadri che ho dipinto dal vero e li ho portati in soffitta. E da quattro anni i miei quadri me li sono cominciati a inventare.”
Da questa svolta nacquero capolavori come “Il bilico” (1934), “Castello in aria” (1933-1936), le “Amalassunte” e gli “Angeli ribelli”, fino alle invenzioni iconografiche della maturità, a cui appartengono le opere di proprietà della Fainplast.
Un dialogo tra opere e collezioni
Le opere della collezione Fainplast saranno presentate dal Prof. Stefano Papetti, Curatore scientifico delle Collezioni comunali di Ascoli Piceno, e saranno esposte fino al 4 maggio 2025 nelle sale espositive della Galleria d’Arte Contemporanea del capoluogo piceno. Qui, le opere di Licini dialogano con i 40 dipinti e i 38 disegni di Osvaldo Licini, provenienti dalla collezione di Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie di Osvaldo Licini, concesse in comodato al Comune di Ascoli Piceno dalla fine degli anni Novanta.
Il dialogo si estende anche alle opere della personale di Luca Bertolo, quarto vincitore del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, create in occasione della sua residenza ascolana, che saranno presentate sabato 14 dicembre alle 18.30 sempre negli spazi della galleria di corso Mazzini.
Un’occasione per riscoprire Licini
La presentazione di queste due opere di Osvaldo Licini rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire la grandezza di questo artista e la sua influenza sulla scena artistica italiana del XX secolo. L’acquisizione da parte di Fainplast di queste opere testimonia l’importanza che il collezionismo privato riveste nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico del nostro Paese. La mostra ad Ascoli Piceno, con il suo ricco programma di eventi, offrirà al pubblico un’esperienza immersiva nel mondo di Licini, stimolando un’attenta riflessione sul suo percorso artistico e sulla sua eredità culturale.