L’autopsia non rivela nuove tracce di violenza
L’autopsia sul corpo di Angelo Onorato, effettuata all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, non ha evidenziato ulteriori segni di violenza oltre alla ferita provocata dalla fascetta bianca stretta attorno al collo. Il medico legale Tommaso D’Anna ha eseguito i prelievi necessari per gli esami tossicologici, i cui risultati saranno disponibili tra 90 giorni, per stabilire se l’imprenditore fosse sotto l’effetto di sedativi. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio, ma la pista del suicidio rimane quella privilegiata dagli inquirenti.
Gli investigatori continuano ad indagare
Gli investigatori continuano ad ascoltare parenti, amici, dipendenti e conoscenti dell’imprenditore, cercando di ricostruire gli ultimi giorni della sua vita. Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti, c’è un’impronta di una mano sul tettuccio del Suv, che gli esperti stanno analizzando per determinarne l’epoca e la provenienza. Inoltre, è stata trovata una fascetta per terra a fianco dello sportello posteriore del Range Rover, che si trovava leggermente aperto al momento del ritrovamento del corpo. Onorato era riverso sul volante, con le scarpe quasi tolte e gli occhiali posizionati sul bavero della camicia.
La posizione della fascetta al centro del dibattito
Un elemento chiave del caso è la posizione della fascetta attorno al collo dell’imprenditore. Nuccia Albano, assessore nella giunta Schifani e perito tecnico di parte nominata dalla famiglia Onorato, ha evidenziato che la chiusura della fascetta sembrerebbe essere laterale. Secondo Albano, se si accetterà che la chiusura era laterale o addirittura dietro al collo, non ci sarebbero dubbi: Onorato è stato assassinato. La famiglia, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Lo Re, mantiene la sua convinzione: Angelo è stato ucciso.
Un caso intricato e pieno di interrogativi
La morte di Angelo Onorato è un caso intricato che presenta diversi interrogativi. La mancanza di elementi di violenza evidenziati dall’autopsia, insieme alla presenza di elementi come la fascetta trovata per terra e l’impronta sul tettuccio, alimenta il mistero intorno alla sua scomparsa. La posizione della fascetta al collo, in particolare, diventa un punto cruciale per stabilire se si sia trattato di suicidio o omicidio. L’indagine è in corso e si attende l’esito degli esami tossicologici e delle analisi dell’impronta per fare chiarezza sulla tragica vicenda.