Un Ritrovamento Inaspettato e un Debutto Trionfale
Il 29 novembre, il Teatro Pergolesi di Jesi ha ospitato il debutto di “I Quadri Parlanti”, un’opera buffa di Gaspare Spontini che si credeva perduta per oltre due secoli. La partitura di quest’opera, composta nel 1800, è stata ritrovata nel 2016 nella biblioteca del Castello d’Ursel a Hingene in Belgio. Il ritrovamento ha suscitato grande entusiasmo nel mondo musicale, e la Fondazione Pergolesi Spontini, in collaborazione con il Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa, ha curato un’edizione critica dell’opera, che è stata finalmente portata in scena.
L’opera, concepita a Napoli e rappresentata forse per l’unica volta al Teatro Santa Cecilia di Palermo nel 1800 per volere del re Ferdinando III, è un esempio di opera buffa in voga alla fine del XVIII secolo a Napoli. La partitura prevede sette interpreti, tra cui tre soprano, due tenori e due bassi buffi, di cui uno si esprime in napoletano. L’opera non prevede coro e conta 18 brani in totale.
Un Allestimento Innovativo e Divertente
L’allestimento di “I Quadri Parlanti” al Teatro Pergolesi di Jesi è stato curato dal regista Gianni Marras, che ha creato un’ambientazione di impronta settecentesca, ma con un tocco moderno. Le scene di Alessandra Bianchettin, le luci di Marco Chiavetti e i costumi di Asya Fusani sono stati abbinati a scarpe converse e calzini con colori specifici per ciascun personaggio, creando un’atmosfera divertente e colorata.
Il palcoscenico, un grande cubo magico che si apre e si chiude ruotando su se stesso, è stato decorato con quadri d’ispirazione pop e offre pertugi e finestrelle da cui occhieggiano i protagonisti. Questo allestimento innovativo ha contribuito a rendere lo spettacolo ancora più coinvolgente e divertente.
Una Trama Intrigante e un Cast di Eccellenza
La trama di “I Quadri Parlanti” è ricca di colpi di scena e di personaggi intriganti. Il ricco e maturo Don Bertoldo è invaghito della giovane e disincantata governante Chiarella, che lo illude e lo deruba per poi corteggiare il Capitan Belfiore. Chiarella è aiutata dal fratello Falloppa, che si fa assumere in casa come Abbate Trappolini, e dalla sua fidanzata, la servetta Bettina. Il servo Menicuccio, che ama Chiarella, è osteggiato da lei e cerca vendetta.
Il cast dell’opera è composto da un gruppo di giovani interpreti di talento: Martina Tragni (Chiarella), Alfonso Michele Ciulla (Don Bertoldo), Davide Chiodo (Menicuccio), Giada Borrelli (Bettina), Giuseppe Di Giacinto (Belfiore), Michela Antenucci (Rosina), Francesco Tuppo (Abbate/Falloppa). La direzione d’orchestra è stata affidata a Giulio Prandi, che ha guidato il Time Machine Ensemble.
Un Successo Convincente e un Lieto Fine
Il debutto di “I Quadri Parlanti” al Teatro Pergolesi di Jesi è stato un successo. Il pubblico ha apprezzato la performance del cast, la regia di Gianni Marras e la musica di Gaspare Spontini. L’opera si conclude con un lieto fine, in cui l’ordine sociale viene ripristinato e le tre coppie trovano la loro felicità.
L’opera è stata replicata il 1° dicembre alle 16.00. Il successo di “I Quadri Parlanti” dimostra che il pubblico è sempre affascinato dalle opere buffe e che la riscoperta di opere perdute può arricchire il panorama musicale e teatrale.
Un’Opera Ritrovata e Riuscita
La riscoperta di “I Quadri Parlanti” e la sua rappresentazione a Jesi sono un evento significativo per il mondo musicale. L’opera, che si credeva perduta, è stata finalmente portata in scena e ha riscosso un grande successo. Il ritrovamento e la messa in scena di quest’opera dimostrano che la cultura è in continua evoluzione e che le opere del passato possono ancora avere un grande impatto sul presente.