L’inflazione rallenta ma il caro vita persiste
Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato una variazione nulla su base mensile a novembre 2024. Tuttavia, su base annua, l’indice è aumentato dell’1,4%, rispetto al +0,9% del mese precedente. L’Istat ha precisato che l’aumento del caro vita è avvenuto “seppure in un quadro di complessiva stabilità dei prezzi sul piano congiunturale”.
Nonostante la stabilizzazione dell’inflazione mensile, l’aumento annuo del 1,4% evidenzia come il caro vita continui a pesare sulle famiglie italiane. L’inflazione acquisita per il 2024 si attesta all’1%, un dato che riflette la persistenza di pressioni inflazionistiche nel corso dell’anno.
Il carrello della spesa ancora in corsa
Il caro vita non risparmia il carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno accelerato su base tendenziale, passando dal +2,0% al +2,6%. Questa crescita evidenzia come i prodotti di base e di consumo quotidiano continuino a subire un aumento significativo dei prezzi, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie.
L’aumento dei prezzi dei beni alimentari è particolarmente preoccupante, in quanto colpisce direttamente il bilancio delle famiglie. La crescita dei prezzi per la cura della casa e della persona, invece, evidenzia come il costo della vita stia aumentando anche per le spese quotidiane, come detersivi, prodotti per l’igiene e altri beni di consumo personale.
Un’inflazione ancora in bilico
L’inflazione in Italia sembra aver rallentato, ma è ancora presto per cantare vittoria. Il caro vita continua a colpire le famiglie, soprattutto per quanto riguarda i beni di prima necessità. La stabilità congiunturale potrebbe essere un segnale positivo, ma è necessario monitorare attentamente l’andamento dei prezzi nei prossimi mesi per capire se si tratta di un trend consolidato o di una pausa temporanea. La politica economica dovrà essere attenta a non perdere di vista le esigenze delle famiglie e a contrastare l’aumento del costo della vita, soprattutto per i beni essenziali.