L’appello di Mattarella per le cure palliative
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua preoccupazione per la mancata attuazione omogenea delle cure palliative in Italia, nonostante il nostro Paese sia riconosciuto come uno dei più avanzati in questo campo. Ricevendo al Quirinale una rappresentanza del mondo delle cure palliative, Mattarella ha sottolineato che “trasmetterà” al governo le problematiche emerse, sollecitando “una spinta vigorosa per le cure palliative”.
Mattarella ha ribadito il valore fondamentale delle cure palliative, che non si limitano a un’azione di compassione o sostegno, ma rappresentano un diritto per ogni paziente, indipendentemente dalle prospettive di guarigione. “La centralità della persona, quella che fa sì che ci si renda conto che il malato non ha diritto alle cure solo se ha prospettive di guarigione ma ha diritto alle cure fino al momento estremo”, ha affermato il presidente, definendo questo principio “il cuore e il valore della professione medica”.
Il presidente ha riconosciuto il valore del quadro normativo italiano, che introduce le cure palliative a pieno titolo e le colloca tra le prestazioni mediche, ma ha sottolineato l’esigenza di una maggiore attuazione. “L’attuazione si è realizzata, è cresciuta ma non è totalmente attuata e richiede una crescita costante di attuazione”, ha spiegato Mattarella, evidenziando la necessità di “omogeneità territoriale” e di una maggiore attenzione alla “formazione” e alla “ricerca scientifica” in questo campo.
Mattarella ha concluso il suo intervento sottolineando che “ogni intervento di cure palliative si traduce in un messaggio sull’esigenza che entrino in maniera compiuta nel quadro delle prestazioni mediche che vanno assicurate”.
Le cure palliative in Italia: un quadro complesso
L’Italia è considerata tra i Paesi più avanzati in termini di legislazione sulle cure palliative. Il nostro sistema sanitario nazionale (SSN) offre una serie di servizi e prestazioni per i pazienti in fase terminale, tra cui la somministrazione di farmaci antidolorifici, la gestione dei sintomi e il supporto psicologico. Tuttavia, la realtà sul territorio è tutt’altro che omogenea. La disponibilità e la qualità delle cure palliative variano notevolmente da regione a regione, e in alcune aree del Paese l’accesso a questi servizi è ancora limitato.
Tra le principali criticità che emergono si segnalano la mancanza di personale specializzato, la carenza di strutture dedicate e la difficoltà di coordinamento tra i diversi attori del sistema sanitario. Inoltre, la formazione del personale medico e infermieristico in ambito di cure palliative è spesso insufficiente, e la ricerca scientifica in questo settore non è ancora sufficientemente sviluppata.
L’appello del presidente Mattarella rappresenta un importante segnale di attenzione verso un tema cruciale per la qualità di vita dei pazienti in fase terminale e per le loro famiglie. La sollecitazione al governo per una maggiore spinta verso l’attuazione delle cure palliative è un passo fondamentale per garantire l’accesso a questi servizi in modo equo e omogeneo su tutto il territorio nazionale.
Un passo avanti per la dignità del malato
L’intervento di Mattarella è un segnale positivo per il futuro delle cure palliative in Italia. La sua sollecitazione al governo è un passo importante per garantire che le cure palliative diventino una realtà accessibile a tutti i pazienti in fase terminale, indipendentemente dalla loro provenienza geografica. Il riconoscimento del diritto alla cura fino al momento estremo è fondamentale per garantire la dignità del malato e il suo diritto a una morte serena e dignitosa.