Lory Del Santo: “Agnelli mi mandava l’autista a Milano e lo raggiungevo nella sua villa di Torino, dove restavo rinchiusa insieme ai suoi amici senza mai andare al ristorante”
Lory Del Santo, ospite di Monica Setta nella puntata di Storie di donne al bivio in onda il 5 giugno su Rai2, racconta la sua vita sentimentale, svelando retroscena inediti sulle sue relazioni con alcuni dei personaggi più influenti del panorama italiano.
Tra gli amori che la showgirl ha avuto, spiccano nomi come Giancarlo Giannini, Ugo Tognazzi, Carlo Ponti e Gianni Agnelli. “Mi volevano per esibirmi come trofeo – dice – ma spesso non volevano nemmeno fare l’amore con me. Sesso? Pochissimo. Agnelli mi mandava l’autista a Milano e lo raggiungevo nella sua villa di Torino, dove restavo rinchiusa insieme ai suoi amici senza mai andare al ristorante. Agnelli faceva il bagno nella sua enorme vasca in camera da letto e io lo guardavo rilassarsi tra i sali e i profumi, prima che il maggiordomo lo cingesse con un asciugamano in vita. La nostra frequentazione è durata due anni, senza mai un’effusione. Non mi regalava niente. Solo una volta prese per caso un suo orologio e me lo mise al polso.”
Lory Del Santo descrive un rapporto freddo e distaccato con l’industriale torinese, un legame basato più sull’immagine che sulla vera intimità. Stesso copione con Giancarlo Giannini e Carlo Ponti. Giannini la venne a prendere con la sua macchina per portarla a casa e, per depistare i paparazzi, guidava a 200 all’ora. A casa sua tutte le tapparelle erano abbassate. Tra loro c’era imbarazzo, perché lui era abituato a donne che gli saltavano addosso e Lory Del Santo era “handicappata in fatto di sesso, timidissima”. Ponti, invece, le prese un albergo lussuoso a Parigi. Voleva che stesse tutto il giorno in camera aspettandolo per cenare a letto. Lory Del Santo gli chiese di portarla a fare una passeggiata, ma non lo fece mai.
Lory Del Santo racconta di essere stata corteggiata anche da Ugo Tognazzi, altro uomo che non prese mai l’iniziativa. “Mi invitò in un appartamento a Roma dove giocava a carte con un amico. ‘Ho detto a mia moglie che sono qui con lui’, mi disse. Mi offesi e me ne andai. Chi mi piaceva molto – confessa – era Massimo Moratti, aveva una bocca bellissima. Ecco, con lui sarebbe stato diverso, ma anche qui non ci provò mai. A volte ho pensato di non essere bella né sexy. Solo una donna che faceva tv e che poteva essere esibita come una medaglia per soddisfare l’ego o il narcisismo maschile”.
L’ombra del narcisismo maschile
Il racconto di Lory Del Santo offre uno spaccato interessante sulla società italiana degli anni ’80 e ’90. Emerge un quadro di relazioni basate sull’immagine e sul potere, dove la donna viene spesso relegata a ruolo di trofeo e oggetto di desiderio. La showgirl, con la sua sincerità e la sua schiettezza, mette in luce una realtà spesso celata, quella di uomini potenti che si circondano di donne per soddisfare il proprio ego e il proprio narcisismo, senza avere il coraggio di affrontare un vero rapporto di coppia.
Il ruolo della donna nella società italiana
Le parole di Lory Del Santo sollevando interrogativi sul ruolo della donna nella società italiana di allora. Era davvero così difficile per una donna affermata come lei trovare un uomo che la desiderasse per quello che era, al di là della sua immagine pubblica? Le sue esperienze, seppur dolorose, ci aiutano a riflettere su come il potere e il successo possano distorcere le relazioni umane, trasformando gli individui in oggetti da collezionare piuttosto che in persone da amare.
Riflessioni sul ruolo della donna nella società
L’intervista a Lory Del Santo offre un’occasione per riflettere sul ruolo della donna nella società italiana degli anni ’80 e ’90. Il suo racconto ci porta a chiederci se, in un contesto dominato dal potere maschile, le donne venissero spesso relegate a un ruolo di semplice oggetto di desiderio e se la loro intelligenza e la loro personalità venissero sottovalutate. È un tema che merita di essere approfondito e discusso, anche alla luce delle conquiste sociali che le donne hanno ottenuto negli ultimi decenni.