Le Accuse di Sophie Codegoni
Sophie Codegoni, influencer di 23 anni, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha ribadito le sue accuse di stalking nei confronti dell’ex compagno Alessandro Basciano, dj di 35 anni. La giovane ha descritto un rapporto di controllo e paura, con episodi di sorveglianza e messaggi minacciosi. “Il problema nasceva quando mi staccavo da lui”, ha raccontato Codegoni, “lui cambiava completamente. Doveva essere la priorità della mia vita davanti a tutto e tutti”.
La Querela e la Seconda Denuncia
Codegoni ha presentato una querela nei confronti di Basciano nel dicembre 2023, descrivendo un periodo in cui “viveva nella paura e sotto il suo controllo”. La giovane ha raccontato di essere stata spiata, seguita e tempestata di messaggi minacciosi. Ha poi presentato una seconda denuncia il 14 novembre, dopo una “notte in cui ho avuto davvero paura”, senza specificare i motivi. “Non è un periodo facile”, ha concluso Codegoni, “Non sono tranquilla e ho paura. Ogni volta che esco ci sono dei bodyguard con me.”
La Scarcerazione di Basciano e le Dichiarazioni di Codegoni
Alessandro Basciano è stato arrestato per stalking, ma dopo 48 ore è stato scarcerato in quanto, secondo il giudice, sono caduti i gravi indizi a suo carico. Codegoni ha espresso la sua serenità, sostenendo che le sue dichiarazioni sono supportate da prove e testimoni. “Ci vorrà del tempo, ma la verità verrà a galla”, ha dichiarato l’influencer. Ha inoltre smentito la notizia del ritiro della querela, affermando di aver solo chiesto al suo avvocato di rallentare le procedure, ma di non aver mai firmato per il ritiro. “C’erano tante cose che ancora non andavano”, ha spiegato.
La Difficoltà di Dimostrare lo Stalking
Il caso di Sophie Codegoni e Alessandro Basciano solleva la questione della difficoltà di dimostrare lo stalking. Spesso le vittime si trovano a dover affrontare un percorso giudiziario lungo e complesso, con la necessità di raccogliere prove concrete e testimoni. La scarsa attenzione mediatica verso il fenomeno e la difficoltà di riconoscere i segnali di allarme possono ostacolare la denuncia e la condanna dei colpevoli.