Un viaggio sonoro tra le esperienze musicali dei grandi italiani
Filippo Poletti, giornalista e trendsetter del mondo del lavoro, ha dedicato 25 anni a raccogliere le testimonianze di 120 personaggi di spicco della cultura, dello spettacolo e delle professioni, creando un collage di esperienze musicali che supera le divisioni tra generi e invita all’ascolto attivo.
Il risultato di questa ricerca minuziosa è il libro “L’arte dell’ascolto: musica al lavoro” (Guerini Next), un’opera che si articola in sette sezioni, come le note musicali, esplorando l’influenza della musica su diverse aree del sapere e della vita: arti e mestieri, diritto ed economia, scienze, scrittura, società, spettacolo e sport.
Il volume, arricchito da una playlist di 34 ore su Spotify che raccoglie i brani citati nelle interviste, offre un panorama variegato di esperienze musicali, dalla tragedia greca a Vasco Rossi e Taylor Swift, con l’obiettivo di svelare il modo in cui la musica si intreccia con la professione e la vita di ogni personaggio.
L’ascolto attivo come chiave per le relazioni umane
Poletti, con la sua esperienza di musicologo, tecnico del suono, scrittore e giornalista, ha voluto indagare su come la professione di ogni individuo influenzi il modo di sentire la musica, ponendosi una domanda semplice ma inusuale: “Come si ascolta la musica da Nobel? Qual è la playlist dei grandi italiani degli ultimi cento anni?”
Attraverso aneddoti, piccole scoperte biografiche e passioni a volte imprevedibili, il libro invita a riflettere sull’importanza dell’ascolto attivo come competenza chiave nelle relazioni umane, sottolineando che affinare questa capacità è fondamentale per costruire relazioni autentiche e profonde.
Un libro stratificato che offre molteplici approcci di lettura
“L’arte dell’ascolto: musica al lavoro” si presenta come un libro stratificato che offre molteplici approcci di lettura, dall’aneddotica biografica al manuale divulgativo, con l’obiettivo di “togliere la paura” che spesso condiziona il modo in cui si ascolta la musica, aprendo le orecchie a tutte le forme di espressione musicale senza pregiudizi.
L’opera è ispirata alla filosofia di Ezio Bosso, che sosteneva la necessità di superare le distinzioni tra musica forte e debole, colta e popolare, impegnata e leggera, per abbracciare la bellezza e la ricchezza di tutte le forme di musica.
Un viaggio alla scoperta dell’anima musicale
“L’arte dell’ascolto: musica al lavoro” rappresenta un’opera preziosa che ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale della musica nella nostra vita, non solo come forma di intrattenimento, ma come strumento di connessione con noi stessi e con gli altri. Attraverso le esperienze musicali di personaggi illustri, il libro ci guida in un viaggio alla scoperta dell’anima musicale, aprendo le orecchie a nuove prospettive e stimolando la curiosità per la ricchezza e la diversità del mondo sonoro.