Il Silk Road Fund si Disimpegna da Pirelli
Dopo un anno di rumors e riflessioni, il Silk Road Fund ha ceduto la sua quota del 9,02% in Pirelli ad altri investitori professionali. L’operazione, organizzata da J.P. Morgan con BofA Securities e HSBC come joint bookrunner, è stata conclusa in poche ore. La domanda per le azioni è stata svariate volte superiore all’offerta, facendo salire il prezzo che, secondo l’ultima guidance data al mercato, era di 5,76 euro per azione. Il prezzo e i dati dell’operazione saranno ufficializzati domani.
Tronchetti Provera Rafforza il Controllo
A gennaio scorso, Marco Tronchetti Provera aveva già rafforzato la sua presa su Pirelli con la holding Mtp, in un’operazione che coinvolgeva l’intera catena di controllo del gruppo e la Longmarch dell’imprenditore cinese Niu. Questa operazione ha portato il controllo indiretto di Tronchetti Provera sul gruppo al 20,58% dall’attuale 14,1%. Nel dettaglio, Camfin Alternative Assets detiene il 2,8%, Longmarch Holding il 3,68% e Camfin il 14,096%.
La Presenza Cinese Rimane Forte
Nonostante il ritiro del Silk Road Fund, la presenza cinese in Pirelli resta forte. Sinochem Holdings Corporation, attraverso le sue controllate tra cui Marco Polo International Italy, detiene indirettamente il 37,01% di Pirelli. La presenza di Sinochem Holdings Corporation indica un impegno a lungo termine nel gruppo italiano, nonostante la recente dismissione del Silk Road Fund.
Bilancio Approvato e Dividendo Distribuito
L’assemblea di Pirelli ha approvato, con oltre il 99,8% del capitale a favore, il bilancio dell’esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo di 0,198 euro per azione ordinaria pari a un monte dividendi di 198 milioni di euro. L’assemblea ha inoltre nominato, con il sistema del voto di lista, per gli esercizi 2024-2025-2026 il nuovo Collegio Sindacale con Riccardo Foglia Taverna, nominato presidente, in rappresentanza delle cosiddette minoranze, ovvero nella lista presentata dai gestori.
Un’Operazione Strategica
Il ritiro del Silk Road Fund da Pirelli è un’operazione strategica che segna un passaggio importante nella storia del gruppo italiano. La dismissione della quota da parte del fondo cinese è probabilmente legata a una rivalutazione degli investimenti e a una maggiore attenzione al mercato interno. Il rafforzamento del controllo di Tronchetti Provera, con il supporto di partner industriali come Niu, conferma la sua visione strategica per Pirelli e la sua fiducia nel futuro del gruppo.