Un allarme crescente: l’aumento dei reati “sentinella”
I dati sulla violenza contro le donne mostrano un quadro preoccupante, con un aumento significativo dei reati “sentinella”, considerati precursori di atti di violenza più gravi. Si registra un +18% per gli atti persecutori, un +5% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e un +18% della violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa e divieto di avvicinamento. Questo trend, secondo l’avvocata Pompilia Rossi, esperta di diritto di famiglia e docente Luiss, non può essere interpretato con ottimismo.
“Se è vero che vi è stata una flessione degli omicidi e delle violenze fisiche e sessuali, è preoccupante l’aumento che si registra per i reati sentinella considerati propedeutici ad atti di violenza più gravi”, afferma Rossi. “Questo significa che non sono sufficienti le norme esistenti né l’aggravamento delle sanzioni, misure che non costituiscono certo elementi impeditivi alla realizzazione di reati.”
La necessità di un approccio multiforme
L’esperta sottolinea la complessità del problema e la necessità di un approccio multiforme per contrastare la violenza contro le donne. “Non è certo semplice individuare i possibili rimedi”, afferma Rossi. “Sicuramente sarebbe utile un giro di vite culturale, con programmi adeguati sin dall’età scolare nonché, considerata l’abituale reiterazione del reato, la creazione di percorsi dedicati esclusivamente agli uomini autori dei fatti reato, anche di quelli denominati reati sentinella.”
Rossi evidenzia anche l’importanza di un supporto adeguato per le vittime: “Senza trascurare l’accesso a percorsi di cura e terapeutici per donne e minori vittime con figure professionali di specifica competenza.”
Il ruolo dei figli e la necessità di un intervento precoce
Un dato particolarmente allarmante è l’aumento degli episodi di violenza domestica commessi alla presenza di figli minori. Il 20% di questi bambini, una volta cresciuti, rischia di replicare gli stessi comportamenti violenti in ambito familiare. Questo evidenzia la necessità di un intervento precoce e di programmi educativi mirati per contrastare il ciclo della violenza.
Un problema complesso che richiede una risposta multidisciplinare
L’aumento dei reati “sentinella” è un segnale allarmante che richiede un’azione immediata e coordinata. Non basta l’aggravamento delle pene, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga la scuola, la famiglia, le istituzioni e i servizi sociali. Occorre promuovere una cultura del rispetto e della non violenza, intervenire precocemente con programmi educativi mirati e garantire un supporto adeguato alle vittime. Solo con un’azione congiunta e un impegno costante possiamo sperare di contrastare efficacemente la violenza contro le donne.