Roghi e petardi nel quartiere Corvetto
Nella notte, il quartiere Corvetto, dove viveva Ramy Elgaml, il 19enne egiziano morto in un incidente in scooter mentre era inseguito dai carabinieri, è stato teatro di due roghi e lanci di petardi. I roghi, che hanno interessato masserizie e legno trovati per strada, sono stati accesi tra via dei Cinquecento e via dei Panigarola. Un gruppo di circa trenta persone ha preso parte alla protesta, lanciando anche petardi in direzione degli agenti di polizia intervenuti.
L’episodio si è verificato a seguito della manifestazione di protesta spontanea di ieri pomeriggio all’angolo tra via Ripamonti e via Quaranta, dove Elgaml ha perso la vita nell’incidente. La protesta ha visto la partecipazione di un gruppo di persone che hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia per la morte del giovane.
Intervento delle forze dell’ordine
Le forze dell’ordine sono intervenute sul luogo dei roghi e dei lanci di petardi, ma non si sono verificati scontri. I manifestanti si sono allontanati senza ulteriori tensioni. L’episodio ha sollevato preoccupazione per la sicurezza del quartiere e ha evidenziato la tensione sociale che sta vivendo la comunità dopo la tragica morte di Ramy Elgaml.
Un clima di tensione
La morte di Ramy Elgaml ha suscitato un’ondata di dolore e rabbia nel quartiere Corvetto. I roghi e i lanci di petardi sono un segnale della tensione sociale che sta vivendo la comunità. È importante che le istituzioni si adoperino per comprendere le ragioni di questo malessere e per favorire un dialogo costruttivo tra le diverse parti in causa. La ricerca della verità sull’incidente e la giustizia per la famiglia di Ramy Elgaml sono essenziali per ristabilire la fiducia e la serenità nel quartiere.