Un parco per ricordare Giulia Cecchettin
Il Comune di Venezia ha scelto di onorare la memoria di Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, intitolandole un parco situato nella frazione di Chirignago. La cerimonia si è svolta in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, il 25 novembre.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha definito l’iniziativa un gesto simbolico, un primo passo verso la costruzione di una cultura del rispetto e della responsabilità. “Questo è un gesto simbolico – ha affermato Brugnaro -, un primo passo per iniziare a lavorare insieme e costruire una cultura del rispetto e della responsabilità. Un passo che dobbiamo compiere tutti, uniti, a partire da noi uomini, per dimostrare che parità di genere ed equità non sono solo belle parole ma risiedono in azioni concrete e gesti quotidiani. Perché Giulia non sia dimenticata mai, per dire basta alla violenza di genere.”
Un gesto di sensibilizzazione e impegno
L’intitolazione del parco a Giulia Cecchettin rappresenta un atto di sensibilizzazione e impegno da parte del Comune di Venezia nella lotta contro la violenza di genere. Il sindaco Brugnaro ha sottolineato l’importanza di un’azione collettiva, in particolare da parte degli uomini, per promuovere la parità di genere e l’equità.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Vigonovo (Venezia), Luca Martello, e lo zio materno di Giulia, Andrea Camerotto. La presenza di queste figure ha contribuito a dare un significato ancora più profondo all’evento, sottolineando l’impegno della comunità locale nella lotta contro la violenza di genere.
Un passo verso una cultura di rispetto
L’intitolazione del parco a Giulia Cecchettin è un segnale importante, ma è solo un primo passo. La lotta contro la violenza di genere richiede un impegno costante e un cambio di mentalità collettivo. È necessario educare le nuove generazioni al rispetto e alla parità di genere, e promuovere un’azione sociale che tuteli le donne e le protegga da ogni forma di violenza. La memoria di Giulia Cecchettin, e di tutte le vittime di violenza di genere, deve essere un monito per costruire una società più giusta e equa.