Un settore in crescita: moto e bici trainano l’economia italiana
La filiera produttiva di moto e bici in Italia è un settore in forte espansione, con un valore complessivo di quasi 15 miliardi di euro. Il solo settore del motociclo, con un fatturato di 9,5 miliardi di euro, si conferma leader in Europa sia per la produzione che per i numeri di mercato. La passione degli italiani per moto, scooter e ciclomotori è in crescita, con un aumento del numero di patenti A e un mercato che dal 2020 al 2023 ha registrato una crescita media annua del 12%.
Anche il numero degli addetti è in aumento, con un incremento del 7% tra il 2020 e il 2022, attestandosi a poco più di 36mila diretti (84mila con indiretti e indotto). Il saldo della bilancia commerciale dei motocicli è positivo, con un surplus di 470 milioni di euro nel 2023, a conferma della qualità e del ruolo centrale dell’Italia nell’export.
Sul fronte delle biciclette, lo studio di Bain & Company Italia mette in luce gli effetti contrastanti della pandemia di Covid e del bonus bici sul mercato. Il 2020 ha visto un boom di vendite (+18% rispetto al 2019), ma il mercato ha subito una flessione media annua del 17% tra il 2021 e il 2023. Nonostante il calo dei volumi, la filiera bici ha registrato un aumento significativo del fatturato, spinto dall’aumento dei prezzi e dal successo delle e-bike, attestandosi a 2,7 miliardi di euro nel 2023, pari a un +50% sul 2018.
L’elemento più rilevante è stato l’incremento delle e-bike, che hanno raggiunto oltre 330mila unità vendute nel 2022. Questo progresso, tuttavia, ha rivelato l’esposizione della filiera italiana alle forniture di componenti elettrici dall’Asia. Nonostante l’andamento del mercato, il numero degli addetti nella produzione di bici e componenti è cresciuto del 16% in due anni (2020-2022), passando da 15.200 unità a 17.600.
Il Made in Italy dei motori: un’eccellenza da valorizzare
Il settore dei motori in Italia non si limita a numeri e fatturati. Il Made in Italy rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, come dimostra l’andamento della componentistica per motocicli. L’Italia è leader nell’alto di gamma, con un valore medio delle parti esportate di 33 euro al kg contro i 19 dell’import. Il settore contribuisce inoltre con un gettito di quasi 180 milioni di euro alle entrate tributarie.
L’Italia produce il 17% delle bici costruite e assemblate in Europa (2 milioni), mentre il settore moto esporta motocicli, scooter e ciclomotori per 2 miliardi di euro e produce 422mila pezzi in Italia, occupando saldamente il primo posto nell’eurozona. Il comparto è legato a doppio filo con le manifestazioni sportive e l’eccellenza fieristica internazionale di EICMA, che offrono un’ulteriore spinta al settore.
Le sfide del futuro: investimenti e infrastrutture per un settore in crescita
Nonostante i numeri positivi, il settore dei motori in Italia deve affrontare alcune sfide per poter crescere e sviluppare il suo pieno potenziale. Il presidente dell’Ancma, Mariano Roman, sottolinea la necessità di maggiori sostegni, come incentivi alla ricerca e sviluppo e l’infrastrutturazione ciclabile, indispensabile per sviluppare il grande potenziale del nostro Paese in ambito cicloturistico.
L’innovazione tecnologica e la sostenibilità sono due pilastri fondamentali per il futuro del settore. L’investimento in ricerca e sviluppo è cruciale per la creazione di nuovi modelli di moto e bici, sempre più performanti, ecologiche e connesse. L’infrastrutturazione ciclabile, con la realizzazione di piste ciclabili sicure e integrate con il territorio, è un investimento strategico per promuovere il cicloturismo e la mobilità sostenibile.
Il futuro del settore dei motori in Italia è legato alla capacità di cogliere le opportunità e di affrontare le sfide con lungimiranza e determinazione. L’investimento in ricerca e sviluppo, la promozione della sostenibilità e la creazione di un’infrastruttura ciclabile di qualità sono gli ingredienti chiave per un futuro brillante per il Made in Italy dei motori.
Un settore con un grande potenziale
Il settore dei motori in Italia ha un grande potenziale, ma per svilupparlo pienamente è necessario un maggiore sostegno da parte del governo e delle istituzioni. Investire in ricerca e sviluppo, promuovere la sostenibilità e creare un’infrastruttura ciclabile di qualità sono gli ingredienti chiave per un futuro brillante per il Made in Italy dei motori.