Un voto storico con un margine minimo
Il plenum del Parlamento Europeo ha approvato la seconda Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen con un risultato storico. La Commissione è stata approvata con appena 10 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta degli aventi diritto, pari a 360 eurodeputati su 720. Questo dato, pari al 51,39% degli aventi diritto, rappresenta il peggior risultato di sempre nella storia dell’Unione Europea.
La votazione è stata caratterizzata da un clima di incertezza e da un’elevata tensione politica. Molti eurodeputati hanno espresso dubbi sulla capacità della Commissione di affrontare le sfide che l’Unione Europea si trova ad affrontare, in particolare la crisi economica e la pandemia di COVID-19.
La Commissione von der Leyen è composta da 27 commissari, uno per ogni Stato membro. La Commissione è responsabile di proporre leggi e politiche per l’Unione Europea, di gestire il bilancio dell’Unione e di rappresentare l’Unione Europea a livello internazionale.
Le sfide che attendono la Commissione
La nuova Commissione Europea si troverà ad affrontare una serie di sfide importanti, tra cui la crisi economica, la pandemia di COVID-19, il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche.
La crisi economica ha avuto un impatto devastante sull’economia europea. La pandemia di COVID-19 ha aggravato la situazione, causando una forte recessione e un aumento della disoccupazione. La Commissione dovrà mettere in atto misure per rilanciare l’economia europea e per proteggere i cittadini dalle conseguenze della crisi.
Il cambiamento climatico è un’altra sfida importante che l’Unione Europea dovrà affrontare. La Commissione dovrà mettere in atto politiche per ridurre le emissioni di gas serra e per promuovere la transizione verso un’economia sostenibile.
Le tensioni geopolitiche rappresentano un’ulteriore sfida per l’Unione Europea. La Commissione dovrà lavorare per rafforzare i legami tra gli Stati membri e per promuovere la cooperazione internazionale.
Un segnale di fragilità politica?
Il risultato della votazione solleva interrogativi sulla fragilità politica del nuovo esecutivo. La Commissione von der Leyen dovrà dimostrare di essere in grado di lavorare in modo efficace con il Parlamento Europeo e con gli Stati membri per affrontare le sfide che l’Unione Europea si trova ad affrontare. Il successo della Commissione dipenderà dalla sua capacità di costruire un consenso tra i diversi attori politici e di trovare soluzioni comuni ai problemi che affliggono l’Unione Europea.