Un arrivederci alla mini luna
La Terra si appresta a salutare il suo ospite temporaneo, l’asteroide 2024 PT5, un piccolo corpo celeste del diametro di dieci metri che ha orbitato intorno al nostro pianeta per due mesi. Catturato dalla gravità terrestre il 29 settembre, l’asteroide si libererà dall’abbraccio gravitazionale della Terra nel pomeriggio del 25 novembre, per fare ritorno alla sua dimora originaria: la fascia di asteroidi di Arjuna, situata a 150 milioni di chilometri dal Sole.
Non si tratta di un addio definitivo, ma di un arrivederci. Gli astronomi prevedono che l’asteroide possa tornare a farci visita già il 9 gennaio 2025 e poi di nuovo nel 2055. Questo incontro ravvicinato ha offerto agli scienziati una preziosa opportunità di studio, permettendo loro di raccogliere dati e osservazioni che hanno portato a una scoperta sorprendente.
Un’inaspettata parentela: l’asteroide potrebbe essere ‘figlio’ della Luna
Secondo uno studio condotto dal team di Carlos de la Fuente Marcos all’Università Complutense di Madrid, in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics, il piccolo asteroide potrebbe essere un frammento della Luna. Due indizi suggeriscono questa inaspettata parentela:
- La velocità di rotazione dell’asteroide è compatibile con quella di un masso distaccatosi dalla superficie lunare.
- La composizione chimica dell’asteroide è simile a quella dei campioni lunari riportati sulla Terra dalle missioni Apollo e Luna.
Questa ipotesi apre la possibilità che altri corpi celesti nella fascia di asteroidi di Arjuna possano avere un’origine lunare, aggiungendo un nuovo capitolo alla storia del nostro sistema solare.
Un’opportunità per la ricerca
La scoperta di un possibile frammento lunare nella fascia di asteroidi è un evento significativo per la ricerca astronomica. Questa scoperta potrebbe fornire nuove informazioni sulla formazione della Luna e sulla storia del nostro sistema solare. La possibilità di studiare un corpo celeste di origine lunare così vicino alla Terra è un’opportunità unica per approfondire la nostra conoscenza dell’universo.