Un nuovo grattacielo per il Masp
Il Museo d’Arte di San Paolo (Masp), uno dei centri culturali più importanti dell’America Latina, ha inaugurato un nuovo edificio di 70 metri, che si affianca all’edificio originale progettato dall’architetta italiana Lina Bo Bardi. Il nuovo grattacielo, intitolato “Pietro Maria Bardi” in onore del primo direttore artistico del museo, aumenta del 66% lo spazio espositivo del Masp. Cinque dei 14 piani del nuovo edificio saranno dedicati alle mostre, mentre due saranno spazi polifunzionali per eventi e spettacoli.
Un’espansione necessaria
La necessità di ampliare lo spazio espositivo del Masp era diventata evidente negli ultimi anni. L’edificio originale, inaugurato nel 1968, era diventato troppo piccolo per ospitare l’intera collezione del museo, che conta oltre 11.000 opere tra dipinti, sculture, oggetti, fotografie, video e abiti. Attualmente, il Masp espone meno dell’1% della sua collezione, che comprende opere di epoche diverse provenienti da Europa, Africa, Asia e America.
Un’opportunità per la cultura
Con l’inaugurazione del nuovo edificio, il Masp potrà finalmente esporre una parte più ampia della sua collezione, offrendo al pubblico un’esperienza culturale più completa e coinvolgente. Il direttore del Masp, Heitor Martins, ha definito il nuovo edificio “un sogno”, sottolineando l’importanza di poter finalmente disporre di uno spazio adeguato per la sua immensa collezione.
Un’eredità di modernismo
L’espansione del Masp è un evento significativo non solo per la città di San Paolo, ma anche per il mondo dell’arte. Il museo è un simbolo del modernismo brasiliano, e la nuova struttura si inserisce armoniosamente nel contesto architettonico dell’edificio originale, mantenendo la coerenza stilistica che ha reso il Masp un’icona dell’architettura moderna. L’intitolazione del nuovo edificio a Pietro Maria Bardi e dell’edificio originale a Lina Bo Bardi è un omaggio a due figure chiave che hanno contribuito a costruire l’identità del museo.