L’allarme dell’Uia: la produzione industriale in ginocchio
L’Unione Industriali Argentina (Uia), l’equivalente della nostra Confindustria, ha lanciato un grido d’allarme riguardo al programma di riaggiustamento macroeconomico del governo ultraliberista di Javier Milei. Secondo l’Uia, la politica di apprezzamento del peso argentino rispetto al dollaro sta mettendo a dura prova la competitività della produzione locale, minacciando di mettere in ginocchio il settore industriale.
Le richieste dell’Uia: svalutazione, fiscalità e infrastrutture
L’Uia ha presentato una serie di richieste al governo per contrastare la crisi in atto. Tra le principali richieste figura la svalutazione del peso, che il governo cerca invece di evitare per contenere l’inflazione. Oltre alla svalutazione, l’Uia chiede una significativa riduzione del carico fiscale, una riforma del lavoro e il miglioramento delle infrastrutture.
La concorrenza brasiliana e l’apertura delle importazioni
A complicare ulteriormente la situazione, secondo gli industriali argentini, è la progressiva apertura delle importazioni avviata negli ultimi mesi dal governo, che si somma alla contemporanea svalutazione del real in Brasile, principale competitor e partner commerciale nella regione. La competizione con il Brasile, che applica regole e condizioni differenti, sta rendendo ancora più difficile la sopravvivenza delle aziende argentine.
L’appello degli industriali: “Vogliamo uguaglianza di condizioni”
Il presidente dell’Unione, Daniel Funes de Rioja, ha ribadito l’appello degli industriali argentini: “Competiamo con Paesi che hanno altre regole e condizioni, non chiediamo privilegi né protezione, vogliamo uguaglianza di condizioni per poter competere”.
L’assenza del governo e le preoccupazioni per l’occupazione
L’assenza del presidente Javier Milei e del ministro dell’Economia Luis Caputo alla riunione annuale degli industriali non è passata inosservata. Il presidente dell’Unione Industriali della Provincia di Buenos Aires ha sottolineato il ruolo fondamentale del settore industriale: “Esigiamo rispetto, siamo il settore che genera più occupazione e apportiamo il 30% del gettito”.
Il rischio di un’Argentina divisa
L’allarme lanciato dall’Uia evidenzia un potenziale conflitto tra le politiche economiche del governo e le esigenze del settore industriale. La scelta di Milei di privilegiare l’apprezzamento del peso per contenere l’inflazione, pur comprensibile in un contesto di crisi economica, rischia di danneggiare la competitività delle aziende argentine e di generare un’ulteriore divisione sociale. Il governo dovrà trovare un equilibrio tra la stabilità macroeconomica e la sostenibilità del sistema produttivo, evitando di sacrificare il settore industriale per raggiungere obiettivi di breve termine.