Tagli alla spesa pubblica per frenare il debito
Il governo brasiliano sta lavorando a un pacchetto di tagli alla spesa pubblica per contenere il debito pubblico, che ha raggiunto livelli preoccupanti. Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha incontrato il prossimo presidente della Banca centrale, Gabriel Galípolo, per discutere le misure in dettaglio. L’obiettivo è quello di ridurre i costi tra 850 milioni e 1 miliardo di euro (tra i 5 e i 6 miliardi di real).
La presentazione definitiva delle misure avverrà solo dopo un incontro tra Lula e i presidenti di Camera e Senato, Arthur Lira e Rodrigo Pacheco. I tagli saranno disposti attraverso la modifica di leggi e provvedimenti in parlamento. “Ora tutto dipende dalla disponibilità dei presidenti Lira e Pacheco. Noi abbiamo tutto pronto. Invieremo i documenti in parlamento sicuramente entro questa settimana”, ha affermato il ministro delle Finanze, Fernando Haddad.
L’adozione di queste misure è particolarmente attesa dai mercati, che sono in fibrillazione a causa dei crescenti rischi per la tenuta dei conti pubblici.
L’inflazione sale e il Copom si prepara ad aumentare i tassi
Oltre al problema del debito pubblico, il governo brasiliano deve confrontarsi con l’inflazione, che ha registrato un’ulteriore accelerazione a novembre, raggiungendo il 4,77% annuo. Questo dato supera il tetto massimo del 4,5% previsto dalla Banca centrale.
Per cercare di contenere la corsa dell’inflazione, il Comitato di politica monetaria (Copom) dovrebbe disporre un ulteriore aumento del tasso di interesse di riferimento (Selic) fino ad arrivare all’11,75% annuo in occasione della prossima riunione del 10 dicembre.
Questa misura è criticata dai settori produttivi – e in passato anche dal governo – secondo cui i tassi troppo alti limitano la crescita economica.
Un delicato equilibrio tra debito, inflazione e crescita
La situazione economica del Brasile è complessa e richiede un delicato equilibrio tra il contenimento del debito pubblico, la lotta all’inflazione e la promozione della crescita economica. Le misure di austerità, seppur necessarie per stabilizzare i conti pubblici, rischiano di frenare l’economia e di penalizzare le fasce più deboli della popolazione. Allo stesso tempo, l’aumento dei tassi di interesse, pur necessario per contenere l’inflazione, potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita economica e sull’occupazione. Il governo brasiliano dovrà trovare un equilibrio tra queste diverse esigenze, cercando di attuare politiche economiche che siano sostenibili e che non penalizzino eccessivamente la popolazione.