Rinvio e rateizzazione dell’acconto IVA
Il governo ha presentato al Senato un emendamento al decreto legge fisco che prevede un nuovo rinvio del pagamento dell’acconto per le partite IVA, spostando la scadenza da novembre a gennaio 2025. Inoltre, viene introdotta la possibilità di rateizzare il pagamento in cinque mensilità fino a maggio.L’emendamento, proposto dalla Lega, riguarda le partite IVA con ricavi fino a 170.000 euro e riguarda la rata per il periodo d’imposta 2024.
Esclusioni e dettagli
È importante sottolineare che il rinvio e la rateizzazione non riguardano i contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS e i premi assicurativi dovuti all’INAIL. Questi dovranno essere pagati entro il 16 gennaio dell’anno successivo.La nuova scadenza per il pagamento dell’acconto, con la possibilità di rateizzazione, sarà quindi il 6 di ogni mese, a partire da gennaio fino a maggio.
Impatto per le partite IVA
Questa misura potrebbe portare un importante beneficio per le partite IVA, garantendo maggiore flessibilità nella gestione dei pagamenti e un allentamento del carico fiscale a inizio anno. Tuttavia, è fondamentale che i lavoratori autonomi si informino dettagliatamente sulle modalità di applicazione dell’emendamento per evitare errori o omissioni.La possibilità di rateizzare il pagamento in cinque mensilità potrebbe rivelarsi particolarmente utile per chi ha un flusso di cassa irregolare o per chi si trova ad affrontare spese impreviste a inizio anno.
Considerazioni
Il rinvio e la rateizzazione dell’acconto per le partite IVA rappresentano un segnale positivo da parte del governo, che dimostra attenzione alle esigenze del mondo autonomo. Tuttavia, è importante valutare l’impatto di questa misura a lungo termine e la sua sostenibilità per le casse dello Stato. Inoltre, è fondamentale che le informazioni relative all’emendamento siano chiare e facilmente accessibili a tutti i lavoratori autonomi, in modo da garantire una corretta applicazione e evitare confusioni.